L'annuncio del presidente Donald Trump sull'imposizione delle prime tariffe commerciali contro Messico, Canada e Cina ha provocato un vero e proprio terremoto sui mercati finanziari, travolgendo anche il settore delle valute virtuali, che hanno fatto su e giù come impazzite.

Cosa accade al mercato delle valute virtuali

valute virtualiCome aveva promesso più volte nel corso della campagna elettorale, Donald Trump ha dato il via alla sua politica commerciale molto aggressiva, imponendo da assi del 25% ai vicini di casa messicani e canadesi, mentre la Cina è stata colpita con tariffe del 10%. Il presidente statunitense ha inoltre avvertito l'Unione Europea che sarà il prossimo bersaglio delle sue tariffe commerciali.
Sul mercato si è così scatenato un clima di nervosismo che danneggia quegli asset, a cominciare proprio dalle valute virtuali, considerate a maggior rischio.

Bilancio pesantissimo

Nel giro di 24ore il settore delle valute virtuali ha bruciato circa 600 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, scivolando poco sopra i tre trilioni di dollari. L'intero panorama era un susseguirsi di segni rossi, in alcuni casi anche molto pesanti – si veda in proposito l'elenco su Pocket Option Italia – , prima che nella giornata di lunedì le cose migliorassero notevolmente.

Il Bitcoin è precipitato in prossimità della soglia dei 91mila dollari (dopo aver completato un lungo diamante Diamond pattern), mentre Ethereum aveva addirittura perso il 27% prima di recuperare terreno. Anche Ripple aveva accumulato una perdita notevole, superiore al 20%. Il terremoto che ha colpito il settore delle valute virtuali aveva praticamente azzerato tutti i  guadagni maturati nel primo mese del 2025.

Una nuova scossa

Ricordiamo che lo scorso fine settimana c'era già stato un piccolo scossone al settore delle valute virtuali, a causa della vicenda della app cinese DeepSeek che aveva scosso il settore dell'intelligenza artificiale e in generale il comparto tecnologico.

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