In una giornata in cui il dollaro si indebolisce e i dati macro che arrivano dalla Cina offrono prospettive più incoraggianti, lo Yuan cinese perde comunque quota sul mercato delle valute. Tutta colpa dei dazi di Trump.
La debolezza dello Yuan tra le valute
Il presidente statunitense ha annunciato che dal 4 marzo entrerà in vigore una tariffa aggiuntiva del 10% sulle importazioni di alcuni prodotti dalla Cina. Tutto questo allarma gli investitori del mercato delle valute, perché la mossa di Trump probabilmente causerà una controreazione cinese. Peraltro i dazi americani entreranno in vigore domani, giorno particolarmente importante per Pechino, visto che si aprirà la terza sessione annuale dell'assemblea nazionale del Popolo.
I politici cinesi dovrebbero annunciare nuove misure di stimolo per rilanciare l'economia del dragone, ma al tempo stesso dovrebbero anche manifestare l'intenzione di adottare contromisure forti in risposta ai dazi statunitensi. Secondo alcuni rumors, queste contromisure potrebbero riguardare l'agricoltura e i prodotti alimentari.
Pressione sullo Yuan
L'escalation di tensione sul fronte commerciale ha penalizzato lo yuan. Il cambio USDCNH è salito nuovamente verso la zona di 7,30, che rappresenta un livello psicologicamente molto importante. Anche quelle valute che hanno correlazioni forex con lo Yuan sono penalizzate.
Dati macro
La valuta cinese non è riuscita così a trovare particolare sostegno nei dati macroeconomici pubblicati oggi. In base ai PMI che emerge infatti che il settore manifatturiero è migliorato notevolmente a febbraio. L'indice Infatti è salito a 50,8 superando non solo il 50,1 di gennaio ma anche le previsioni degli analisti che erano per 50,3.
Nel corso del fine settimana peraltro altri dati ufficiali avevano evidenziato una inaspettata espansione dell'attività di fabbrica e del settore dei servizi.
Questi report macroeconomici così positivi tuttavia sono passati in secondo piano sul mercato delle valute – sottolineano gli esperti dei broker opzioni binarie Italia – , dal momento che il rischio di un'escalation commerciale con gli Stati Uniti potrebbe avere delle conseguenze molto pesanti sull'economia cinese, rendendo anche vani gli stimoli di Pechino.
