Anche se quando si parla di investimenti la leadership spetta ancora al mercato azionario, tra i giovani avanza sempre di più il fascino delle valute digitali. Lo rivela un sondaggio WisdomTree.
I dati del sondaggio sulle valute digitali
In base all’esito del sondaggio, circa il 28% dei giovani italiani ritiene che le valute digitali abbiamo il maggiore potenziale di rendimento nel lungo termine.
Sono le maggiori performance delle criptovalute rispetto agli asset tradizionali, ad aver fortificato la propensione all’investimento dei giovani. Oltre la metà (61%) sta pensando oppure lo ha già fatto, di destinare alle criptovalute i propri soldi.
Tuttavia, il 29% continua a preferire l’investimento in azioni, alle quali viene destinata la quota maggiore dei propri capitali.
Ancora tanta ignoranza in giro
Bisogna al tempo stesso sottolineare che il 45% dei giovani italiani non sa come funzionano le valute digitali. Anche se più della metà di loro dichiara di voler approfondire il tema, il fatto che non lo conoscano è un evidente rischio nel caso in cui decidessero di investire nelle crypto. Specie se poi dovessero scegliere di farlo su piattaforme opzioni binarie.
La fetta maggiore di loro si documenta attraverso i video su YouTube (36%).
Bitcoin in calo
Nel frattempo sul mercato il Bitcoin è scivolato ancora, fin sotto 45mila. La caduta è partita martedì, dopo che El Salvador ha adottato la più grande criptovaluta per capitalizzazione di mercato come moneta a corso legale, diventando il primo paese a farlo. La più famosa delle valute digitali ha disegnato una candela hammer trading analisi tecnica.
Troppa affezione al conto corrente
Rimane ancora un grosso problema il fatto che quasi il 25% dei giovani tra i 18 e i 30 anni continui a tenere i soldi parcheggiati sul conto corrente. Una non-scelta che genera se tutto va bene un rendimento dello 0,67%. In molti casi però porta addirittura ad una erosione delle risorse stesse.
Per fare un confronto, pensiamo che il rendimento medio annualizzato registrato dall’Euro Stoxx 600 negli ultimi 10 anni è stato dell’8,61%.
Ma il problema è che, come evidenzia lo stesso sondaggio, i giovani non conoscono quasi nulla del mondo degli investimenti. Per questo preferiscono il conto corrente, perché non conoscono le alternative.