Il Velcro, l’adesivo miracoloso che ormai ha compiuto da poco ben 60 anni, è il frutto dell’intuito di un ingegnere svizzero, George de Mestral. E’ interessante sapere come è arrivato a sviluppare questa invenzione: durante una passeggiata in un prato, fu incuriosito da come dei minuscoli fiori rossi (fiori di bardana) rimanessero attaccati ai suoi vestiti. Arrivato a casa decise di osservare al microscopio questi piccoli oggetti per meglio comprendere questo fenomeno e si accorse che poteva essere sfruttato in modo utile. Trascorse cosi i successivi 10 anni ad ideare e perfezionare il meccanismo auto-adesivo.
Pensate che un solo pezzo di 1 cm per lato può resistere fino a 80 Kg. Grazie alla sua praticità, alla durata (si può usare fino a 200-300 volte) e alla resistenza, la NASA lo adottò fin da subito negli equipaggiamenti dei viaggi spaziali.
Più di recente sembra che abbiano adottato lo stesso principio usando però come base l’acciaio. Il concetto quindi è lo stesso, con la differenza che questo “velcro” è in grado di resistere a temperature di 800° C e a carichi di oltre 35 tonnellate per metro quadro. Ma come per magia, come il classico velcro, quando lo si apre da lato, le due parti si staccano facilmente. Al momento esistono vari prototipi concettualmente simili ma costruiti in maniera differente, come ad esempio l’ibrido acciaio-plastica.
fonte: http://www.jacktech.it/news/blog/blog-tecnologia/geekjack/curiosita-il-velcro-d-acciaio-che-resiste-a-temperature-e-carichi-altissimi
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