Un’altra crisi finanziaria sarebbe inevitabile, perché le cause della precedente non sono ancora state risolte. A dircelo è Mark Mobius, gestore di Franklin Templeton, oggi considerato uno dei massimi esperti mondiali di paesi emergenti.
“C’è sicuramente un’altra crisi finanziaria proprio dietro l’angolo, perché non abbiamo ancora risolto nessuna delle cause della precedente”, ha detto Mobius durante una conferenza al club dei corrispondenti esteri a Tokyo, in risposta a una domanda sulla recente volatilità del mercato, riporta Bloomberg.
“I derivati sono regolamentati? No. C’è ancora una crescita dei derivati? Si”. Il valore totale dei derivati nel mondo eccede di 10 volte il Pil globale, ha sottolineato Mobius, che gestisce oltre $50 miliardi. “Con questi volumi e con i capitali che si muovono nelle direzioni più svagate, la volatilità e la crisi nei mercati è inevitabile“, ha aggiunto.
La crisi globale di 3 anni fa è stata fondamentalmente causata da un eccesso di derivati collegati ai mutui per le case negli Stati Uniti, che si sono rivelati essere meno performanti del previsto. Oltre alla crisi attuale abbiamo assistito al crollo del colosso Lehman Brothers nel settembre 2008. Da allora, l’indice MSCI World Index era crollato del 46% fino ai minimi raggiunti il 9 marzo 2009, per poi registrare un balzo del 99% al 27 maggio.
Le grandi banche americane stanno diventando sempre più importanti dopo la crisi finanziaria e il numero delle “too-big-to-fail” dovrebbe crescere del 40% nei prossimi 15 anni, secondo i dati di Bloomberg. Il Fondo Monetario Internazionale avverte anche che devono essere aumentati i requisiti di capitale in queste istituzioni.
“Le banche ora sono più grandi di prima? Si lo sono”, ha detto Mobius. “Too big to fail”.
Fonte Wall Street Italia
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