Il graduale rientro dell’inflazione dalla fiammata degli ultimi trimestri spingerà le banche centrali verso politiche più accomodanti, con i tagli ai tassi di interesse. L’ultima in ordine di tempo ad abbracciare questa direzione è la Federal Reserve, che comincerà le sue sforbiciate a settembre. Tuttavia ci sono ancora delle eccezioni in giro per il mondo.
La RBA e i tassi di interesse
In Australia, la lotta contro la crescita dei prezzi si è rivelata molto più difficile del previsto. Per questo motivo la Reserve Bank of Australia potrebbe muoversi ancora in controtendenza rispetto alle altre banche centrali, mantenendo una posizione ancora restrittiva sui tassi di interesse per diversi mesi.
Le indicazioni contenute nei verbali
Delle indicazioni in tal senso emergono dalla lettura dei verbali riguardanti il meeting di politica monetaria che è stato svolto all’inizio del mese di agosto. L’istituto centrale australiano ha confermato i tassi di interesse a livello di 4,35%, sottolineando che l’inflazione del paese continua ad essere troppo elevata (l’ultimo report dice 3,9%, con una preoccupante crescita dei prezzi delle abitazioni).
Per questo motivo i responsabili di politica monetaria hanno definito “improbabile” che possa esserci un taglio dei tassi di interesse a breve periodo. Anzi, hanno sottolineato che la politica monetaria potrebbe rimanere restrittiva per un “periodo prolungato“, così da spingere l’inflazione verso il rientro nel target 2-3%.
Le conseguenze sul mercato
La prospettiva di tassi di interesse che rimarranno elevati ancora a lungo ha consentito al dollaro australiano di guadagnare terreno rispetto a quello americano, raggiungendo i massimi da sette mesi a questa parte. Il cambio AUDUSD infatti è vicino a 0,68, come bene sa chi adotta forex intraday strategie.
Le prospettive
Quello che sarà il futuro percorso dei tassi di interesse in Australia dipenderà dai prossimi dati in arrivo. La decisione verrà presa a riunione dopo riunione, e sarà consultabile sempre sul calendario economico delle App trading bonus senza deposito. Secondo il mercato, al momento c’è una probabilità delle 85% che la Reserve Bank of Australia possa fare un taglio al costo del denaro entro la fine di quest’anno, mentre si dà per cento che lo farà entro febbraio 2025.