La Bank of England alza il costo del denaro, ma la sterlina va giù in picchiata sui mercati valutari. E' quanto accaduto oggi nel Regno Unito. Che l'istituto centrale avrebbe proceduto al ritocco dei tassi era abbastanza prevedibile, tenuto conto che l'inflazione rimane stabilmente sopra il target del 2%. Quello che era meno prevedibile è stato il commento molto prudente dell'istituto britannico. Che poi è la ragione che ha spinto i trader a penalizzare la sterlina sui mercati, mandando in fumo i precedenti segnali Ichimoku kinko hyo strategia.
Le decisione della BoE e la sterlina
Il dato di fatto è che la Bank of England ha deciso di procedere al rialzo dei tassi di interesse portandolo allo 0,50%. Una mossa che non era mai accaduta da un decennio a questa parte. L'ultima volta che questo era accaduto infatti fu nel 2007, quindi prima dello scoppio della crisi dei subprime. L'istituto centrale ha inoltre confermato il piano di quantitative easing da 435 miliardi di sterline.
La cosa però che ha attirato l'attenzione dei trader e dei mercati finanziari è stato il messaggio a corredo della decisione. Infatti la BoE ha voluto spegnere i fuochi dell'entusiasmo, facendo capire che questo ritocco sarà l'unico che verrà effettuato. Il motivo è che la crescita economica britannica potrebbe avere battute d'arresto dopo che saranno stati chiariti i contorni della Brexit. Soprattutto l'inflazione – attualmente al di sopra del target del 2% – potrebbe subire un forte calo in futuro.
Per questi motivi i mercati hanno reagito male penalizzando la sterlina (prima di fare trading vedete i migliori broker CFD cosa sono e come funzionano). Il pound infatti è andato pesantemente in discesa, perdendo oltre un punto percentuale contro l'euro e il dollaro (EurGbp +1,7%), GbpUsd -1,3%). Perdite oltre il punto percentuale anche ni confronti dello Yen giapponese (Jpy).