Sono sempre più gli anziani italiani che scelgono di andare in Paesi come la Costa Rica o la Thailandia, dove possono fare una 'vita da nababbi' pur con pensioni basse. C'è, infatti, una fetta sempre più ampia di pensionati che sceglie di vivere fuori dall'Italia per finire i propri anni in maniera più dignitosa. Per il settore immobiliare che vende case all'estero, addirittura, negli ultimi mesi il target dei pensionati in cerca di un 'buen retiro' è raddoppiato. Con pensioni da 800 euro al mese, chi in Italia raggiungerebbe a malapena la fine del mese, in certi Paesi come la Costa Rica o la Thailandia potrebbe permettersi anche diversi sfizi. E comprare villette sul mare a soli 80mila euro, il costo di un garage in Italia.
Si moltiplicano, infatti, anche sul web, i siti e i portali di intermediari immobiliari che forniscono informazioni e stimoli a chi vorrebbe trasferirsi, raccontando le esperienze di chi 'il grande balzo' lo ha già fatto. Tra questi c'è Voglioviverecosì.com, dove Stefano Vannucci, imprenditore edile in Thailandia dal '98, racconta la sua storia e invita i pensionati a riflettere su questa opportunità. "Il boom di richieste per la Thailandia c'è stato nel 2006 ma negli ultimi anni, anche a causa della crisi, il trend è stabile: sono tantissimi gli anziani che qui si rifanno una vita".
I dati dell'Inps rivelano che sono circa 500mila gli italiani che ricevono la pensione all'estero. In generale, come spiega Vannucci, le mete più ambite nel Sudest asiatico, dopo la Thailandia, sono Vietnam, Birmania e Filippine. Una ricerca di Immobiliare.it stima come i traslochi all'estero nell'ultimo anno siano cresciuti soprattutto in Brasile, mercato emergente, e alle Canarie. Spostamenti definitivi sono frequenti anche nei Caraibi, con Santo Domingo in testa seguito da Costa Rica e Panama. "Nel mercato italiano, l'immobile non rappresenta più un bene rifugio – ammette Sergio Ferrante responsabile della rete 'Casa Estero' – e ci sono svariati motivi per cui l'acquisto di case fuori dall'Italia è in crescita del 10-15%": comunicazioni più veloci, spostamenti più economici con i low cost, miglior qualità dei servizi rispetto a un tempo e minor costo della vita. "Alcune località dell'Egitto, come Marsa Alam e Hurghada – spiega Ferrante – stanno attirando sempre più pensionati". In Egitto, infatti, "non ci sono quasi piu' barriere linguistiche ed e' possibile non staccare troppo il cordone ombelicale con l'Italia".
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