Grazie a una settimana sprint, la quotazione dell’oro è tornata ad affacciarsi sulla soglia del 1800 dollari l’oncia. Il gold metal ha centrato in questi giorni un massimo di 4 settimane, e viaggia verso un aumento settimanale del 2%. Si tratta della migliore performance in oltre cinque mesi.
Attualmente la quotazione dell’oro si muove poco sotto la soglia dei 1800 dollari l’oncia, e molti ne stanno approfittando per fare Heikin ashi scalping intraday. E’ dall’estate che il prezzo si trova dentro un canale orizzontale, che sul lato superiore è delimitato da una solida area di resistenza a quota $1.835.
I driver della quotazione dell’oro
A supportare la corsa della quotazione dell’oro è anzitutto l’indebolimento del dollaro USA, che si delinea parallelamente al calo dei rendimenti del Tesoro, che si stanno attestando sull’1,54% (ben al di sotto del massimo di 4 mesi dell’1,596% toccati a inizio settimana).
Un dollaro più debole rende l’oro più economico per gli acquirenti in altre valute. Come conseguenza, è tornato a sollevarsi l’appello verso il metallo prezioso.
Frenata economica e inflazione
Gli investitori temono inoltre che il ritmo della ripresa economica globale possa rallentare sostanzialmente, poiché l’inflazione è destinata a rimanere elevata per qualche tempo.
Il Fondo Monetario Internazionale ha recentemente abbassato le sue prospettive di crescita globale e ha esortato le banche centrali ad agire rapidamente in caso di accelerazione dell’inflazione, ma ha messo in guardia contro i confronti sulla stagflazione degli anni ’70 (fattore rialzista per la quotazione dell’oro).
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Banche centrali e oro
L’incertezza sul comportamento futuro delle banche centrali ha pesato sull’andamento delle quotazioni dell’oro. Infatti se da un lato l’oro è una copertura contro l’aumento dell’inflazione, dall’altra il ridotto stimolo delle banche centrali tende a far salire i rendimenti dei titoli di stato, aumentando il costo opportunità di detenere lingotti.
