La corsa del prezzo dell’oro sembra essersi presa una pausa nelle ultime settimane, dopo essere arrivato ben oltre i 2400 dollari per oncia. Ma c’è chi è convinto che il prezzo del lingotto raggiungerà presto nuovi record.
La situazione del prezzo dell’oro
Attualmente il prezzo dell’oro viaggia oltre i 2.300 dollari (e sta completando un testa e spalle trading), e all’inizio dell’anno ha guadagnato quasi il 15%. La cosa che colpisce è che questo scenario si è concretizzato nonostante la solidità dei dati economici e lo slittamento delle aspettative del mercato riguardo al taglio dei tassi di interesse negli Stati Uniti. Ciò normalmente dovrebbe avere un effetto negativo sul prezzo dell’oro, che invece resta solido.
View divergenti
Se molti analisti sono perplessi di fronte a questo ritmo di crescita e si chiedono se sia sostenibile, ce ne sono altri che restano convinti che questo rally potrebbe non essere ancora finito, e che le quotazioni potrebbero salire fino a 2.500 o anche 2.750 dollari entro il primo trimestre 2025.
I driver di crescita
Da un lato c’è il balzo avanti dell’inflazione di marzo, che sostiene certamente la forza del prezzo della commodity, che in periodi di inflazione elevata rappresenta una stabile riserva di valore. Dall’altro c’è il miglioramento del sentiment degli investitori, visto l’aumento delle posizioni speculative nette in linea con la media quinquennale. Questo fattore indica che sul prezzo non c’è ancora tensione.
Annotazione: sul prezzo dell’oro è possibile anche adottare una strategia spread trading.
Gli acquisti delle banche centrali
Non solo, sui fondamentali dell’oro agisce la grande richiesta da parte delle banche centrali, che continuano ad acquistare oro a livelli piuttosto elevati. L’ultimo Gold Demand Trend, relativo al primo trimestre dell’anno, evidenzia che le banche centrali e il mercato non regolamentato (OTC) hanno spinto la domanda in aumento del 3%. Le banche centrali ed altri soggetti istituzionali hanno acquistato quasi 290 tonnellate di oro, in aumento dell’1% rispetto ai livelli record del 2023.
La corsa supererà i 2500 dollari? Secondo le aspettative “rialziste”, immaginando un’inflazione in calo graduale, un dollaro in discesa così come i rendimenti obbligazionari, l’oro raggiungerebbe i 2.500 dollari l’oncia entro il primo trimestre del 2025, nettamente al di sopra del massimo raggiunto ad aprile 2024.