Dai ricordi del fotografo Augusto De Luca.

“Dall’inizio degli anni ’80, per diversi anni ogni prima settimana di luglio andavo ad Arles in Francia ai Rencontres Internationales de la Photographie. E’ li che conobbi BarbaraHitchcock direttrice degli affari culturali per la Polaroid Corporation a Waltham, Massachusetts che si occupava dell’acquisizione di fotografie artistiche per la Polaroid Collection. Barbara dopo aver visto un mio lavoro su materiale Instant Kodak, mi chiese di realizzare delle immagini su polaroid SX-70 per la loro collezione e mi inviò molti pacchi di materiale in omaggio. Mi é sempre piaciuta la sfida e il mettermi alla prova, infatti ho affermato più volte: 

POLAROID SX-70 – by Augusto De Luca

“Ho sempre avuto dentro di me il germe dell’uomo madre, la creatività mi ha sempre accompagnato. Ho cercato di esprimermi con uno stile ben preciso ma attraverso tutti i materiali e i formati. Desidero scoprire come la mia creatività si manifesta nelle diverse circostanze”.

POLAROID SX-70 : by Augusto De Luca

Realizzai allora per loro una ricerca sulle ombre che piacque molto e fu acquisita nella raccolta. Poiché mi rimase tantissimo materiale polaroid, cominciai ad utilizzarlo sfruttando la possibilità di manipolare le foto. Le polaroid infatti, nell’interno avevano una sostanza pastoso che sviluppava l’immagine che poi appariva sulla parte anteriore, quella lucida della piccola fotografia quadrata.

POLAROID SX-70 / by Augusto De Luca

Questa pasta si induriva completamente solo dopo alcune ore. quindi utilizzando uno stecchino di legno e spingendo sulla fotografia si ottenevano dei segni simili a pennellate. La polaroid quindi appariva come una via di mezzo tra una fotografia e una pittura. Io con tutto quel materiale rimasto, ad ogni evento e in ogni occasione, realizzavo dei piccoli ritratti ad artisti, addetti ai lavori, ecc. che firmavo e regalavo. In giro ce ne sono tantissimi e spesso qualcuno mi invia un file con la riproduzione della sua polaroid che io quasi sempre neanche ricordo di aver fatto. Comunque per me ogni volta é una bellissima scoperta; come quando trovi inaspettatamente in un tuo vecchio pantalone un po di euro.

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