Le incertezze dell’economia globale e la prospettiva sempre più concreta che la FED continuerà nella politica di tassi alti stanno dando slancio al dollaro, che si è messo a correre di nuovo sul mercato valutario.
I driver del dollaro sul mercato valutario
L’ultima spinta al biglietto verde sul mercato valutario è arrivata sia dai dati macro cinesi che da quelli americani. I dati di Pechino hanno mostrato che l’attività manifatturiera cinese si è ulteriormente contratta a maggio, mentre la crescita dell’attività dei servizi è rallentata al minimo di quattro mesi. Viene confermata così la sensazione di un’instabile ripresa economica post-pandemia.
Nel pomeriggio dagli Stati Uniti sono arrivati altri dati macro importanti. Il rapporto JOLTS ha infatti mostrato un aumento inaspettato di 358mila posti di lavoro vacanti per raggiungere i 10,1 milioni, superando le aspettative del mercato di 9,375 milioni. Questa cifra indicato un mercato del lavoro persistentemente teso, che potrebbe aprire la strada a ulteriori aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. E chi adotta strategie trading giornaliero Forex sa bene quanto sia importante.
Maggio tonico
Questo scenario sta dando forza al dollaro, che chiude il mese di maggio con un incremento di oltre il 3%. Il Dollar Index, che misura l’andamento del biglietto verde rispetto ad un paniere di valute principali, si è mantenuto sopra 104.
Chi invece viaggia in retromarcia è l’euro. Il cambio EUR-USD ha perso la soglia di 1,07 e si sta avvicina sempre di più a quella di 1,06, con l’oscillatore stocastico che si avvicina all’ipervenduto.
Va male anche lo yuan cinese, che si è deprezzato oltre il 7,1 per dollaro, toccando i livelli più bassi in sei mesi.
Crolla ancora la lira turca, che raggiunge un nuovo minimo storico di 20,7 per USD, estendendo la perdita mensile al 6,4%. Gli investitori attendono l’annuncio del presidente Erdogan del suo nuovo gabinetto e la presentazione delle sue politiche economiche.
La questione debito
Intanto negli USA si attendono novità importanti sulla questione del tetto del debito. Il disegno di legge approvato martedì dalla commissione per le regole della Camera con una maggioranza di 7-6 deve passare prima per l’approvazione della Camera, poi di quella del Senato.