Il mercato valutario ha chiuso un'altra settimana all'insegna di spunti importanti, che per lo più evidenziano un calo abbastanza accentuato del dollaro sia contro l'euro che contro lo yen. Il biglietto verde resta il fulcro del mercato, e l'attenzione dei trader è tutta rivolta a quel che accadrà alla valuta a stelle e strisce. Ci si aspettava qualche indicazioni importante dal commento dopo il meeting della FED, ma in reltà quella spinta hawkish che molti speravano non c'è stata.
Il dollaro sul mercato valutario
Sul mercato valutario abbiamo assistito a un movimento impulsivo abbastanza sostenuto sul dollaro-yen. Questa coppia già veniva da un periodo di forte ribasso, da quando aveva abbandonato il supporto in area 108. Molti ritenevano che il greenback si sarebbe ripreso, ma invece di una fase di recupero c'è stato un ulteriore ribasso del dollaro. Chi sa il trading con indicatore MACD come funziona avrà senza dubbio colto degli spunti di riflessione importanti.
La svalutazione competitiva di Trump sta funzionando, e questo favorisce potenzialmente l'export a stelle e strisce. Per contro, l'apprezzamento dello Yen crea molti problemi all'economia giapponese, che soffre per l'export e vede anche una Borsa nipponica molto penalizzata, vista la fortissima correlazione tra l'azionario e l'andamento della valuta nazionale.
Sul fronte dell'euro-dollaro invece si evideniza una situazione tecnica meno strutturale. La coppia si muove ancora attorno alla zona 1,23 e nel lungo periodo ha una resistenza che si trova molto più in alto dei valori attuali. Possiamo vederla infatti in area 1,26, zona che fino a questo momento non è stata ancora testata. Tenuto conto della debolezza attuale dei mercati azionari, la possibilità che l'euro possa spingersi fino a quel livello non è affatto remota. Chi fa investimenti con i migliori broker opzioni binarie autorizzati Consob vede ancora il pollice su. Operativamente parlando, chi fa trading nel mercato valutario su questa coppia potrebbe saggiamento scegliere di restare in posizione moderatamente long. Questo almeno finché non si scenderà sotto 1,22. A quel punto l'euro-dollaro potrebbe imboccare la via delle discesa decisa.