La settimana comincia malissimo per il gigante Evergrande, re del mercato immobiliare cinese. L'Alta Corte della regione amministrativa speciale di Hong Kong ha infatti emesso un ordine di liquidazione per la società di real estate, gravata da debiti superiori ai 300 miliardi di dollari americani.
La sentenza che scuote ancora il mercato immobiliare
La petizione per la liquidazione è stata discussa presso l'Alta Corte dove il giudice Linda Chan ha evidenziato che il piano di ristrutturazione presentato dal gigante del mercato immobiliare cinese non ha registrato alcun progresso, perché non c'è accordo con i creditori.
Visto che le attività dell'impresa non sono sufficienti a coprire i suoi debiti, è stata ordinata la liquidazione del gruppo. "Penso che sia giunto il momento che il tribunale dica basta", ha dichiarato il giudice dell'alta corte di Hong Kong dove l'udienza è durata circa 18 mesi.
Perché siamo arrivati a questo punto
Evergrande è stato il più grande promotore dello sviluppo immobiliare di Cina, che è stato il vero motore della crescita del paese. Per sostenere questo boom, i costruttori hanno preso ingenti prestiti alimentando il proprio indebotamento. Così Evergrande ha accumulato nel corso del tempo passività per oltre 300 miliardi di dollari, diventando il simbolo della crisi immobiliare della seconda economia mondiale. A partire dal 2020, le autorità hanno gradualmente limitato l’accesso al credito da parte degli sviluppatori, innescando così un’ondata di mancati pagamenti (Evergrande è già stato dichiarato fallito negli Stati Uniti).
NB. Su alcuni titoli del mercato cinese è possibile negoziare opzione vanilla put o call.
Ripercussioni inevitabili
La decisione del tribunale di Hong Kong ha provocato un crollo del 20% del titolo Evergrande alla Borsa di Hong Kong, dove gli indicatori di momentum indicano maretta in corso. Proprio per questo le autorità finanziarie hanno deciso di sospendere le negoziazioni sul titolo. Sospesa anche la quotazione della controllata di veicoli elettrici Evergrande NEV e di Evergrande Property Services.
Resta comunque forte il timore che la crisi di fiducia verso il mercato immobiliare cinese si acuisca ulteriormente, innescando turbolenze a cascata sull'intero mercato azionario. Evergrande infatti era un pilastro del settore immobiliare cinese, che rappresenta circa un quarto del PIL nazionale.