Dopo un mese di settembre fiacco, il dollaro statunitense ha ripreso a correre veloce, tanto che l'index del biglietto verde ha raggiunto il livello più alto da inizio agosto sul mercato delle valute.
Cosa sta muovendo il mercato delle valute
Gli investitori sono sempre più convinti che la Federal Reserve non adotterà una politica di tagli aggressivi ai tassi di interesse, come invece pensavano fino a inizio settembre, quando la banca centrale USA varò un maxi-taglio di 50 punti base.
Ma da allora diversi dati macro hanno ridotto il pericolo di una recessione economica, e di conseguenza la necessità di dare maggior stimoli.
Le prospettive sui tassi di interesse
Il presidente della Fed di Kansas City, Schmid, ha dichiarato di essere favorevole a un ritmo più lento di riduzione dei tassi di interesse, allineandosi con il presidente della Fed di Minneapolis Kashkari e al presidente della Fed di Dallas Logan, che vedono la necessità di tagli dei tassi modesti e graduali.
Ecco perché adesso i mercati stanno scontando una probabilità del 90% circa che la Fed sceglierà per un taglio più modesto dei tassi di 25 punti base a novembre.
NB. Se vi interessano
Il fattore elezioni
Intanto cresce la fibrillazione per le imminenti elezioni presidenziali, con Donald Trump che sembra in leggero vantaggio sui Kamala Harris. Le preoccupazioni per una potenziale rielezione di Trump includono i timori per l’aumento dei deficit federali e dell’inflazione, che potrebbero spingere i rendimenti al rialzo.
Attualmente il titolo di riferimento a 10 anni ha raggiunto il 4,22% per la prima volta dalla fine di luglio (fonte Pocket Option nuovo link), tra dati economici robusti e preoccupazioni sul deficit.
L'andamento del dollaro
Mercoledì sul mercato delle valute l'indice del dollaro è salito sopra 104,2, toccando i livelli più alti dall'inizio di agosto. Il dollaro si è attestato ai massimi pluriennali rispetto alle altre principali valute, con l'attività di acquisto più pronunciata rispetto allo yen. Il cambio USDJPY è infatti salito a 152,8, sui massimi di tre mesi, dopo aver oltrepassato uno dei livelli Fibonacci trading.
L'apprezzamento del dollaro americano è stato forte anche nei confronti di quello australiano (scivolato sui minimi di 1 mese e mezzo) e di quello neozelandese (sui minimi di due mesi). L'Euro-dollaro intanto scende sotto 1,08.