Dopo diversi mesi durante i quali aveva viaggiato sulle ali dell’entusiasmo, adesso il mercato delle valute digitali attraversa una fase molto delicata. Gli investitori sono spaventati, dal momento che i prezzi sono in una decisa flessione. A cominciare da quello di Bitcoin.
Cosa succede sul mercato delle valute digitali
Subito dopo la vittoria elettorale di Donald Trump, Bitcoin e compagnia erano state inondate dagli acquisti, perché si pensava che il ritorno alla Casa Bianca del discusso imprenditori avrebbe deregolamentato il settore, come lui stesso aveva promesso in campagna elettorale. Inoltre l’ipotesi di creare una riserva federale in Bitcoin aveva propiziato il volo della regina delle valute digitali, salito oltre la soglia dei centomila dollari.
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Tutti i fattori critici
Che cosa ne è stato di quell’euforia? Diversi fattori stanno agendo in senso contrario sul mercato delle valute digitali. Anzitutto la politica aggressiva in ambito commerciale di Donald Trump, fa temere un balzo dell’inflazione ed allontana così gli investitori dagli assist particolarmente rischiosi.
Inoltre tre proposte statali per costituire riserve di Bitcoin sono fallite: è successo in Montana, North Dakota e Wyoming, facendo capire che un’ipotesi del genere è ben lontana dal poter diventare concreta.
Al di là del fattore Trump, ci sono poi altri elementi che giocano contro il mercato delle volte digitali in questo momento. Il lungo consolidamento oltre la soglia dei 90.000 dollari, senza però che ci sia mai stato uno slancio deciso oltre i 100mila, ha probabilmente fiaccato quel sentimento di entusiasmo che c’era fino a poche settimane fa.
Allo stesso tempo è scivolata verso il basso la domanda istituzionale tramite gli Etf spot, che la scorsa settimana hanno registrato deflussi per oltre 550 milioni di dollari. I grandi investitori insomma pensano a monetizzare l’investimento fatto mesi fa piuttosto che puntarci ancora.
Il quadro
Sul mercato delle valute digitali il prezzo del Bitcoin durante questa settimana è scivolato addirittura sotto i 90.000 dollari (fonte dati eToro). Si tratta di un livello di prezzo che non si vedeva da novembre scorso. Questo ha alimentato il timore che possa cominciare una correzione ancora più grave. Tutto ciò ha contagiato il resto del settore, con perdite diffuse su tutti gli asset digitali.
