Seduta negativa per Piazza Affari e il resto del mercato azionario europeo, che accusa perdite consistenti sulla scia di risultati trimestrali non sempre all’altezza delle aspettative. La giornata è stata caratterizzata anche dal taglio del costo del denaro da parte della Bank of England.
La giornata del mercato azionario
A Piazza Affari, il principale indice del mercato azionario italiano (Ftse Mib) chiude in ribasso del 2,7% a 32.857 punti (dati Pocket Option nuovo link). Sulla stessa linea, giornata da dimenticare per il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 35.018 punti, ritracciando del 2,62%. Molto male il FTSE Italia Mid Cap (-2,08%); sulla stessa tendenza, in forte calo il FTSE Italia Star (-2,17%).
Nel resto d’Europa la chiusura è in profondo rosso: Francoforte -2,3%, Parigi -2,14%, Madrid -1,91%, Amsterdam -1,46% e fuori dal blocco Londra -1,01%. In particolare, il DAX ha accusato i crolli di Bmw, Volkswagen, Daimler Truck a seguito della presentazione dei numeri semestrali e delle stime annuali.
I numeri di Milano
Nel panorama italiano ci sono state poche luci e tante ombre. Ha brillato Ferrari (+2,5%), che è stata la migliore del mercato azionario italiano dopo i conti e l’aumento della guidance.
La giornata è stata soddisfacente anche per Nexi (+1%) e Telecom Italia (+0,9%) dopo le trimestrali.
Sulla bilancia del FTSE Mib pesa soprattutto la giornata nera delle banche, che vedono a rischio i loro guadagni con il calo dei tassi: Mps (-6,75%) e Unicredit (-5,7%)
Tuttavia le peggiori performance sono state di Tenaris (-8,7%) e Prysmian (-8,6%) dopo i rispettivi risultati.
Gli altri mercati
Sul mercato delle valute, è debole il cambio euro/dollaro che scivola a 1,0788 e si riavvicina all’incrocio medie mobili 50 e200. Scivola anche la sterlina dopo il taglio della Bank of England, con il cross dollaro/sterlina in area 0,782.
Tra le materie prime, il petrolio Brent dopo un avvio di giornata al rialzo, indietreggia e si muove poco sopra gli 80 dollari. L’oro continua a viaggiare in rialzo e ora scambia in zona 2.490 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si amplia a 139 punti base, con il decennale italiano al 3,64% e il benchmark tedesco al 2,25%.