Dopo un 2018 abbastanza tribolato, il nuovo anno è cominciato nel migliore dei modi per le valute e i bond dei mercati emergenti. Le prime hanno infatti ottenuto un progresso dello 0,7% contro il dollaro, i secondi (in base al MSCI index) sono cresciuti del 7,3%, con l’utile per azione atteso in crescita del 6% nel 2019.
Le prospettive dei mercati emergenti
Molti analisti ritengono che la prospettive dei mercati emergenti rimangano positive per l'anno in corso. Sia il debito che le valute emergenti dovrebbero beneficiare della ricerca di rendimenti da parte degli investitori. Questo movimento potrebbe essere innescato dalla pausa che la FED si è presa nel percorso si normalizzazione dei tassi. La pausa riduce il pericolo di recessione negli USA, ma soprattutto alimenta le strategie carry trade (chiedere prestiti a tassi di interesse più bassi e investire in asset ad alto rendimento).
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Peraltro la pausa che si sta prendendo la FED, dovrebbe essere accompagnata da un generale ammorbidimento delle politiche monetarie da parte delle Banche Centrali mondiali. Questo riduce la probabilità di un improvviso sell-off delle valute dei mercati emergenti.
Dove andranno gli investitori
Nel breve periodo, il timore più grande che anima gli investitori è l'eventuale protrarsi della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, che tanti danni ha fatto anche ai mercati emergenti. Una distensione tra le due superpotenze regalerebbe ai mercati globali maggiore ottimismo sulla crescita mondiale. Fintanto che l’economia globale non rallenta più del previsto, la ricerca del rendimento da parte degli investitori si indirizzerà verso il reddito fisso dei mercati emergenti e verso le valute emergenti ad alto rendimento (rublo, real e peso messicano). Molti sono già pronti ad entrare in azione sulla piattaforma online trading forex. Il debito emergente in valuta locale beneficerà delle politiche delle Banche Centrali de paesi dell’area emergente che adottano un atteggiamento più morbido, poiché l’inflazione dovrebbe rimanere contenuta e la pressione si riduce grazie alla pausa nel ciclo di rialzo dei tassi della Fed.