Martina Bucchieri, artista sensibile e dalla voce magnetica, ha coltivato sin da bambina la passione per la musica, resa possibile dall’amore e dal supporto della madre. Questo percorso, però, ha subito una dolorosa interruzione: Martina ha dedicato ogni momento alla madre malata fino alla sua scomparsa. Dopo quel periodo, ha ritrovato la forza di rimettersi in gioco con la stessa determinazione e voglia di vivere di un tempo. Oggi, divisa tra lezioni universitarie e concerti live, Martina continua a coltivare il sogno di vivere di musica. Di cosa parla il singolo ‘Casualità’? “Racconta la mia storia con la musica, come l’incontro casuale con essa abbia trasformato tutto.”

In una realtà in cui i social sono frequentatissimi e determinanti ai fini della valutazione e reclutamento di un artista, sei decisamente fuori dal coro, e si può affermare con certezza che tu sia una vera trasgressiva… Non è mai stata una tua priorità, come mai questa scelta? 

Perché reputo che la bravura la si misuri sul palco, davanti alla gente e non tramite il numero di ascolti e di visualizzazioni sui social.

Anche nella proposta artistica trasgredisci, preferisci melodie e mondi musicali personali, non omologati ai diktat del mainstream contemporaneo, e vocalità naturale non viziata da auto-tune; una scelta coraggiosa, come mai? 

Ritengo che l’auto-tune non permetta al cantante di esprimersi al 100%. Quella voce così robotica non lascia trapelare alcun tipo di emozione. Io invece sono dell’idea che un cantante debba saper trasmettere ciò che ha dentro anche magari con qualche sbavatura nella voce. Per me questo è cantare e questo è il mestiere del cantante. Ecco perché preferisco che la mia voce sia naturale.

Nella vita è più importante essere o avere? 

Essere, senza ombra di dubbio.

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