Dai ricordi del fotografo Augusto De Luca.
“Nel settembre del 2011 mi telefonò Raffaele Morsella che era un appasionato di fotografia con cui ho stretto un bellissimo rapporto di amicizia.
Alcuni anni prima, credo nel 1998, aveva partecipato a un mio corso di fotografia organizzato a Roma dal Circolo del Senato. Raffaele insieme a Marsilio Casale, Armando Corsi e Igino Montanino faceva parte di un gruppo di fotografi molto bravi che operava anche su internet “Fullframe.it” e voleva organizzare un mio stage fotografico per il suo gruppo; io accettai con molto piacere e il mese successivo andai a Roma.
Oltre alle mie solite proiezioni in cui spiego prevalentemente alcuni segreti sulla composizione dell’immagine, solitamente con i partecipanti esco anche in esterno, per mettere in pratica sul campo le nozioni acquisite. Quella volta decisi di portarli allo Stadio dei Marmi, dove avevo già realizzato alcune immagini per il mio libro “Roma Nostra”. In questa occasione con me portai anche una piccola Leica, per divertirmi un po facendo qualche scatto. Lo Stadio è un impianto sportivo dedicato principalmente all’atletica leggera.
Costruito tra il 1928 e il 1932, sorge all’interno del Foro Italico ed é impreziosito da 64 sculture dedicate a vari sport. È un luogo metafisico, dove queste statue bianche in fila l’una dietro l’altra, circondano il perimetro dello Stadio creando un’atmosfera dechirichiana.
Nonostante quella mattina il luogo fosse pieno di gente, avvicinandomi molto ai soggetti scultorei, che sarebbero risultati poi in primo piano nelle foto e ricercando accuratamente inquadrature essenziali, eliminai tutto ciò che poteva essere di troppo nell’immagine. Mi aiutò anche la giornata con un cielo terso privo di nuvole che faceva da sfondo ai soggetti accentuando la loro presenza nell’inquadratura. Il risultato fu inaspettatamente un lavoro fotografico che non avevo preventivato ma che ancora oggi é attuale ed amo moltissimo”.