I lombrichi, a torto – come vedremo, sono vittime di una cattiva stampa. In gran parte delle persone i lombrichi fanno scattare l’associazione con aggettivi come viscido, umido, strisciante, marcio, sporco. Solo in virtù della loro fisiologia – un po’ come avviene per i serpenti – i vermi sono animali da disprezzare: non a caso li ritroviamo spesso all’interno dei film horror di serie B.
Cattiva stampa, per l’appunto: perché se guardiamo oltre le apparenze, i lombrichi sono una specie importantissima e utilissima per l’ecosistema e persino per l’uomo.
Benefici per il terreno e le piante
I lombrichi possono non essere l’animale più esteticamente gradevole del mondo, ma sono sicuramente uno dei più importanti per la fertilità del terreno. Lo sapevano gli antichi egizi, che avevano delle leggi che punivano con la morte chi tentava di contrabbandarli fuori dal regno.
I lombrichi infatti si spostano all’interno del terreno scavando delle gallerie, masticando la terra ed espellendola lungo il proprio percorso. Questo ha tre effetti positivi principali: il terreno viene rimescolato e arricchito di composti organici; gli strati di terreno vengono areati con ossigeno e azoto; l’acqua penetra più facilmente e in profondità nel terreno.
Questi tre fattori giocano un ruolo fondamentale nella crescita delle piante, le cui radici trovano un terreno ricco di nutrienti e composti organici, e possono svilupparsi più velocemente e in maniera più estesa seguendo il tracciato delle gallerie lasciate dai lombrichi.
Benefici per l’ecosistema
I benefici portati dai lombrichi per piante e terreno si riversano a propria volta su tutto l’ecosistema, determinando l’avvio di un circolo virtuoso totalmente naturale.
Un terreno fertile, ricco di piante in salute, ritiene meglio l’umidità ed è enormemente meno soggetto a fenomeni di erosione e desertificazione del suolo. Un ecosistema di questo tipo inoltre rappresenta una vera e propria oasi di biodiversità in cui specie animali e vegetali possono riprodursi secondo i loro ritmi naturali.
Il maggior numero di animali e piante, determina una maggiore massa organica sul terreno (deiezioni, materiale organico) che a propria volta significa più cibo per i lombrichi e un terreno più fertile per le piante.
Benefici per l’uomo
Come oramai la scienza ci dice da tempo, ecosistemi con biodiversità e resistenza ad erosione e desertificazione sono cose che beneficiano direttamente anche l’uomo. Non è un caso che in tutto il mondo la desertificazione e l’erosione si stiano combattendo con la riforestazione fatta con “pacchetti” di specie native.
I lombrichi tuttavia aiutano l’uomo anche sul piano della gestione dei rifiuti. Circa il 40% dei rifiuti solidi urbani è infatti costituito dalla cosiddetta frazione organica: avanzi di cibo, scarti di cucina, prodotti biodegradabili.
Bene, i lombrichi con la loro attività possono trasformare questi rifiuti ingombranti e puzzolenti – che sepolti in discarica rilascerebbero metano, gas serra nocivo – in un materiale inerte e dall’odore gradevole: il vermicompost.
Il vermicompost o humus di lombrico è infatti un materiale totalmente naturale, che non costituisce pericolo per ambiente e atmosfera, anche in grandi quantità concentrate. Anzi, grazie alle proprie proprietà ammendanti (è ricco di composti organici, calcio e ormoni naturali) è tra i pochi concimi consentiti in agricoltura biologica.
Il lombrico è a tal punto bravo a fare il suo lavoro, che non solo aiuta le piante, l’ecosistema, l’agricoltura e la gestione dei rifiuti, ma crea persino posti di lavoro! Infatti in Italia esistono diverse aziende che si occupano dell’allevamento di lombrichi (o lombricoltura) su scala industriale e che guadagnano grazie all’intraprendenza e ai benefici del lombrico.
Insomma, aiuta le piante, l’ambiente, l’agricoltura, la raccolta dei rifiuti e pure l’economia: siamo ancora sicuri che il lombrico si meriti tutto questo disprezzo?