La Great Place to Work ha recentemente stilato la “World’s Best Multinational Workplaces 2011“, ovvero, la classifica delle migliori imprese in cui lavorare.
La graduatoria tiene conto dei giudizi dei manager e dei dipendenti di circa 5.500 organizzazioni in 45 Paesi del mondo. L’indagine, che può essere considerata il più grande studio annuale a livello globale sull’eccellenza degli ambienti organizzativi, ha preso in considerazione i dati provenienti da sondaggi effettuati su 2,5 milioni di impiegati, un campione che rappresenta una forza lavoro di circa 10 milioni di persone.
Le aziende che puntano ad un posto nel ranking devono possedere i seguenti requisiti:
– essere stata inclusa in almeno cinque classifiche “Best Workplaces” nazionali;
– avere un minimo di 5.000 dipendenti a livello mondiale;
– avere il 40% della propria forza lavoro impiegata fuori dal Paese in cui ha sede la compagnia.
Ecco la TOP TEN, con tanto di motivazione per cui sono state premiate:
1 – Microsoft
Il posto di lavoro più bello del mondo è l’azienda di informatica fondata da Bill Gates (90.000 dipendenti). Tra le caratteristiche premiate gli orari flessibili, la possibilità di fare job sharing e telelavoro. Una best practice particolarmente apprezzata è quella di Microsoft Canada, dove per i dipendenti sono previste 40 ore pagate di volontariato all’anno. Gli impiegati quindi possono dedicarsi alla costruzione di orfanotrofi, lavorare in una mensa sociale e fare i volontari in fondazioni a scopi benefici.
2 – Sas
La società di software si piazza al secondo posto del ranking mondiale. Con 12.226 impiegati, il 31% di donne nelle posizioni di vertice e il 2% di assenteismo, la multinazionale si segnala per un ottimo servizio di assistenza ai bambini dei dipendenti e per una particolare forma di coinvolgimento messa in atto nella sede principale, a Cary, nel North Carolina: i lavoratori che altrove sono normalmente a contratto per altre organizzazioni (giardinieri, addetti alle mense, personale medico), qui sono assunti come dipendenti Sas, con gli stessi benefit degli altri impiegati. L’obiettivo è far dare anche a queste figure professionali un contributo alla crescita dell’azienda.
3 – NetApp
Medaglia di bronzo è ancora una volta una multinazionale attiva nel settore delle tecnologie informatiche: la californiana NetApp, che conta 11.736 impiegati e il 23% di donne nel senior management. Una particolarità è l’attività del vicepresidente della compagnia, Tom Mendoza. Questo manager, da 17 anni a questa parte, fa 30 telefonate a settimana, della durata di 4-5 minuti ciascuna, per ringraziare di persona i dipendenti di ogni livello che contribuiscono a implementare il programma “Trova qualcuno che fa qualcosa di giusto“. Si tratta di un’iniziativa per cui ciascun dipendente può segnalare il modo in cui qualche altro impiegato ha messo in pratica la cultura dell’azienda.
4 – Google
Il colosso di Mountain View (quarta posizione) dà lavoro a 28.768 persone nel mondo e si segnala per la compresenza di tre vantaggi importanti: la possibilità di lavorare da casa, la flessibilità dei turni e il servizio di day care per i bimbi. Ma il punto di forza per il personale della “big G” è rappresentato dai servizi come Googler to Googler, corsi in cui dipendenti si scambiano lezioni di tecnologia, business e interessi personali egWhiz, un sistema online in cui ogni impiegato può registrarsi per rispondere a domande poste da altri colleghi o dare lezioni su alcuni temi specifici.
5 – FedEx
La multinazionale della logistica (quinto posto) ha alle sue dipendenze 150.113 impiegati e si distingue, in Europa, per un servizio denominatoCareerHub, un punto di riferimento online in cui i dipendenti possono conoscere e gestire nuove opportunità di carriera.
6 – Cisco
Il gruppo di computer networking è il sesto ambiente di lavoro migliore del pianeta. La Cisco conta 64.333 impiegati e ha, tra le sue peculiarità, un’iniziativa chiamata “Birthday chat with CEO“, la possibilità per ciascun dipendente di organizzare, in un arco di tempo di due mesi rispetto alla data del proprio compleanno, una sessione di domande e risposte faccia a faccia con il CEO della compagnia, John Chambers.
7 – Marriott
La catena internazionale di alberghi (129.000 dipendenti) è al settimo posto della classifica. Una caratteristica particolarmente amata dai dipendenti è il trattamento riservato in Messico ai nuovi assunti, che nei primi giorni di lavoro, anziché prestare servizio direttamente nelle proprie aree di competenza, svolgono una serie di sessioni interattive con altri membri dello staff per capire a fondo la cultura aziendale. Alla fine di questo periodo passano una notte in una stanza dell’albergo in cui lavoreranno per sperimentare le stesse esperienze riservate ai clienti.
8 – McDonald’s
La catena di fast food più conosciuta al mondo (1.800.000 dipendenti) è considerata l’ottavo posto di lavoro migliore al mondo. La compagnia si è guadagnata questo riconoscimento anche grazie alla politica di assunzioni. In Inghilterra per esempio, McDonald’s ha stretto accordi con il governo per dare lavoro a candidati disoccupati da molto tempo e ha aderito al programma Remploy per aiutare lavoratori disoccupati disabili o svantaggiati a entrare nel mercato del lavoro.
9 – Kimberly-Clark
La Kimberly-Clark, azienda di prodotti per l’igiene e la pulizia (57mila impiegati), si piazza al nono posto della classifica. Una peculiarità che ha aiutato la compagnia a raggiungere questo risultato è l’esperimento dei KC Café, degli spazi relax in cui ogni due mesi gli impiegati possono porre domande, condividere best practice e chiacchierare in modo informale con i dirigenti dell’azienda.
10 – SC Johnson
La decima posizione è occupata dalla SC Johnson, un’altra compagnia (12mila impiegati) attiva nella produzione di materiali per la pulizia. Nelle sue sedi in Italia sono applicate delle regole per favorire l’equilibrio tra vita privata e lavoro, come la norma per cui i capi non possono convocare riunioni prima delle 9.30 per non impedire a chi ha figli di accompagnarli a scuola. Per lo stesso motivo, è vietato fissare meeting più tardi delle 5 di sera. Nelle sedi canadesi, invece, riscuotono molto successo gli stage interni, da tre a sei mesi, in cui si consente ai dipendenti disperimentare un’esperienza di lavoro in settori differenti e di scoprire se il nuovo ruolo è adatto alle proprie caratteristiche personali e competenze. Alla fine dello stage, i dipendenti tornano nel proprio team ma possono candidarsi nel momento in cui si libera una posizione nel settore in cui hanno svolto lo stage.
Ovviamente tutte Americane…
Fonte http://it.finance.yahoo.com/notizie/La-lista-delle-migliori-yfin-1082359660.html?x=0
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