Enrico Thanhoffer torna a far parlare di sé con una mostra personale dal titolo “Lacryma Christi” che celebra i suoi primi tre decenni di creatività nel campo dell’arte digitale, l’esposizione si presenta come un affascinante viaggio nel tempo, che permette di esplorare le sue prime opere fino ad arrivare alle ultime creazioni, rivelando un’evoluzione stilistica sorprendente.
Thanhoffer, maestro dell’arte digitale, si erge come un acerrimo critico delle tecnologie informatiche. Rifugiato in una baita a mille metri di quota, lontano dalle insidie del mondo tecnologico, utilizza le sue opere per sfidare la narrazione convenzionale. Le sue creazioni invitano il pubblico a interrogarsi sull’impatto dei computer nella nostra vita quotidiana, sulla verità della informazione. Con una serie di opere provocatorie, Thanhoffer esplora il conflitto fra l’umano e il digitale, mettendo in luce le conseguenze delle innovazioni tecnologiche. La sua arte diventa quindi un atto di resistenza, un manifesto che esorta a riscoprire l’essenza dell’esperienza umana in un’epoca dominata da schermi e algoritmi, un invito a riflettere e a rientrare in una dimensione più autentica e reale.
Ingresso libero dal 5 maggio al 30 maggio presso Pro Cantù, via Matteooti 39/a – aperta tutti i giorni dalle 15,30 alle 18,30 esclusa la domenica.
Inaugurazione ufficiale 23 maggio alle ore 17,00 con Clemente Tajana.

