Il primo lavoro pubblico dei Joshua Thriller nasce dopo che il progetto iniziale, che ha dato alla luce singoli negli scorsi due anni, viene completato dall’ingresso di nuovi elementi che vanno a costituire una vera e propria band. Così, Federico Romeo alla voce, Walter Russo alla chitarra e Alessio Gentile al basso vanno a completare il quartetto del progetto catanese inizialmente ideato e condotto dal polistrumentista Giorgio Indaco.

L’epic picture parte subito in modo interessante con Mr. Granny Lover, un pezzo dal sapore retrò con sentori di Queen era fine anni ’70 e inizio anni ‘80 aromatizzato da soli di chitarra wah che ci riportano a passaggi del filone musicale che ha interessato Mötley Crüe, Guns n’ Roses, ecc, seppur decisamente posizionato in un genere di fondo completamente diverso che shakera il più classico rock n’ roll con funky e psych rock. La durata è sotto i tre minuti e un solo assaggio non è bastato per apprezzare tutte le sfumature. L’abbiamo ascoltata (o assaggiata?), con piacere, una seconda volta e questo è già un buon segno.

Waiting parte con una base electro rock e con cori e cantato che stavolta sfumano più sul più classico dei The Beatles. Effettivamente sembra di ascoltare qualcosa dei 4 di Liverpool con un riarrangiamento moderno. Anche qui il piacere di ascoltare i Joshua Thriller (il cui nome non può che rimandare al famoso album degli U2 del 1987, The Joshua Tree, e al super brano del Jackson più noto della storia musicale) non manca e il tempo di riproduzione scorre con estrema facilità senza causare mai alcun dubbio circa struttura e arrangiamento scelto (del tipo: non abbiamo mai pensato qualcosa come “forse qui si poteva fare diversamente”). Insomma Waiting è un pezzo che, come il primo, scorre fluido accarezzandoci i pensieri nel passaggio di ogni singola nota attraverso le cuffie…

Questo genera molta curiosità per il terzo pezzo, Cloud on the Water, con il quale questi ragazzi riescono a stupirci ancora. Molto difficile da decifrare, identificare e classificare perché vi si trova dentro davvero di tutto. Dai Wham! A Robbie Williams nel cantato ad un bel sostegno alla The Edge nelle parti di chitarra funk fino a dei passaggi tipici dei R.E.M. primo periodo. Quello che pensiamo in questo momento è che questa band è come un grande frullatore in grado di miscelare (molto più che shakerare che, come termine, suona più come qualcosa di meno raffinato e più grossolano!) con sapienza tutta la cultura musicale che ogni singolo membro della band riesce a portare nel progetto.

Al quarto posto, il “pre-finale”, c’è Things I don’t say, un brano dall’anima più delicata e caratterizzata da un semi sussurato femminile (featuring Elektra Nicotra) che ci riporta un sacco indietro nel tempo, soprattutto se sposato con la base musicale davvero interessante. Un brano dall’aspetto molto intimo e sexy da ascoltare rigorosamente in cuffia e possibilmente con luci a led cangianti intorno a noi. Un pezzo in grado di fare “ambiente”.

Il mini album si chiude con It’s only up to you. E qui viene fuori tutta l’influenza Beatles che circonda la band, in modo preponderante. Dovremmo fare lo stesso discorso fatto per Waiting solo che qui l’arrangiamento appare molto più coevo con l’epoca dei Fab Four! La ascoltiamo con un approccio differente proprio perché non distratti dalla necessità di degustare e scoprire. La si ascolta come si beve un buon vino che abbiamo già assaggiato. Col piacere di farlo una seconda volta, ovviamente.

In definitiva un buonissimo lavoro questo EP. Peccato non si possa ascoltare qualcosa in italiano da parte di questi artisti, vista la scelta dichiarata di puntare su una lingua più internazionale. Una scelta questa che, grazie alla musicalità della lingua di re Carlo III, sicuramente agevola la scrittura dei testi e si sposa facilmente qualsiasi tipo di sound ma ha il limite di non essere così vasta come quella italiana. Ma i Joshua Thriller sono ancora giovani e faranno in tempo a cambiare idea e regalarci anche qualcosa nella lingua che fu del divino Dante.

Link per lo streaming su Spotify:

“Milkshake”

Release date: 8 Marzo 2023

Genere: pop rock, alternative, electro rock

Label: Auto-produzione

Track list:

1. Mr. Granny Lover
2. Waiting
3. Cloud on The water
4. Things i don’t say
5. It’s only up to you

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