Sono tutti negativi in chiusura gli indici europei, in assenza di grandi spunti macroeconomici per gli investitori, che invece risentono del ritracciamento del titoli tecnologici e del crollo di Airbus a Parigi, che perde quasi il 10% a causa del taglio degli obiettivi industriali e finanziari e dell’accanto.
Il mercato è comunque già proiettato agli eventi clou dei prossimi giorni, ossia il primo turno delle elezioni francesi di domenica e il dato core Pce di venerdì dagli USA.

Il bilancio della giornata per gli investitori

investitoriChiusura in frazionale ribasso per Piazza Affari, con il FTSE MIB che lascia sul parterre lo 0,38%. Gli investitori hanno venduto anche sul FTSE Italia All-Share, che ha perso lo 0,44%, chiudendo a 35.906 punti.
Debole il resto del vecchio continente. A Francoforte l'indice Ger 40 DAX segna -0,8%, scendono anche Parigi (-0,58%), l'Ibex35 spagnolo (-0,5%), Londra (-0,41%).
Chiude contrastata la borsa di Wall Street.

I numeri di Milano

Dai dati di chiusura di Milano, il controvalore degli scambi da parte degli investitori è stato di 2,14 miliardi di euro, in ribasso (-10,41%), rispetto ai precedenti 2,39 miliardi. Calano anche i volumi scambiati, che sono passati da 0,45 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,4 miliardi.
Riguardo ai singoli titoli, gli investitori hanno premiato Saipem (+3,6%) sulla spinta dell'upgrade di Hsbc. Bene anche alcune utilities come Snam (+0,8%) ed Eni (+0,8%).

La giornata è stata fiacca per gli industriali. Il peggior titolo è Leonardo (-2,9%). Male anche Diasorin (-2,2%) e Telecom Italia (-2,2%).
Deboli i titoli bancari come Mps (-1,77%), Unicredit (-1,27%), Bper (-0,39%).
Fuori dal paniere principale si sgonfia Fincantieri (-9,34%) dopo il balzo a doppia cifra della vigilia.

Gli altri mercati

Sul fronte valutario, giornata poco mossa per il cambio euro/dollaro, che resta poco sopra quota 1,07 (negoziabile anche sugli opzioni binarie broker Europa). Tra le materie prime, petrolio stazionario e seduta in frazionale ribasso per l'oro, -0,55%.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane poco mosso a 151 bp, con il decennale italiano in calo al 3,92% e il benchmark tedesco al 2,41%.

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