Si chiude una sessione blanda per i listini azionari del vecchio continente, con gli investitori per lo più guardinghi. Dagli USA arriva intanto un aggiornamento sull’inflazione che ha accelerato al 2,6% su base annua, con un dato core stabile al 3,3%. Il mercato ha incrementato le scommesse su un taglio dei tassi di 25 punti base a dicembre e ulteriori mosse nella prima parte del 2025.

Il bilancio del giorno per gli investitori

investitoriPiazza Affari resiste alle vendite con il Ftse Mib in rialzo dello 0,3% a 33.707 punti. Sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 35.837 punti. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (+0,09%); leggermente negativo il FTSE Italia Star (-0,31%).
Nel resto d’Europa bilancio a tinte miste: Francoforte -0,16%, Parigi -0,14%, il FTSE100 di Londra +0,06%. Amsterdam -0,26%.

I numeri di Piazza Affari

Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi degli investitori è stato pari a 2,76 miliardi di euro, in calo del 17,94%, rispetto ai 3,37 miliardi della vigilia. I volumi scambiati sono passati da 0,62 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,5 miliardi.

Riguardo ai singoli titoli, nella parte alta del listino c’è Prysmian +2,57% e sono in evidenza le banche.
Gli investitori vendono soprattutto Stm, che perde il 4,38% in un settore tech debole a livello continentale (ci auguriamo che molti abbiano utilizzato il trailing stop loss). Male anche il settore auto (Pirelli -3,14%, Stellantis -0,46%, Iveco -1,46%). Giornata negativa anche per Diasorin -1,7%, Campari -1,56%, Hera -1,7% (dopo i dati sui ricavi trimestrali in flessione).

Gli altri mercati

Sul mercato valutario, il dollaro continua a rafforzarsi nei confronti delle altre valute. Il cambio euro/dollaro scende sotto la soglia di 1,06 e il dollaro/yen supera 155 per la prima volta da luglio (se volete fare trading su valute, comprendete prima bene che cos’è il pip forex significato).

Intanto per la prima volta Bitcoin abbatte la barriera dei 90 mila dollari e arriva anche oltre 93mila.
Fra le materie prime il petrolio Brent oscilla intorno a 72 dollari al barile mentre l’oro resta poco sopra 2.600 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 125 punti base, con il decennale italiano al 3,63% e il benchmark tedesco al 2,38%.

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