Il tasso di inflazione nell’area dell’euro è stato confermato al livello record del 5% a dicembre 2021, in aumento rispetto al 4,9% di novembre, poiché l’aumento dei costi energetici continua a spingere al rialzo i prezzi al consumo.
Proprio dell’inflazione ha parlato la presidente della BCE, Christine Lagarde, in un’intervista rilasciata alla radio France Inter.
La BCE fiduciosa sull’inflazione
Secondo l’istituto centrale, il calo dell’inflazione dovrebbe cominciare nei prossimi mesi e poi proseguire anche nel 2023 e 2024. La frenata attesa quest’anno sarà innescata dagli stessi fattori che hanno spinto l’inflazione al rialzo. Principalmente i colli di bottiglia che si sono formati nelle catene di forniture ed i prezzi dell’energia, che secondo Lagarde “non potranno continuare ad aumentare per sempre“.
La stretta monetaria resta lontana
Inevitabilmente, alla presidente della BCE viene chiesto se la banca che lei dirige si porrà lungo la stessa direzione tracciata dalla Federal Reserve, che ormai è lanciatissima verso il rialzo dei tassi di interesse.
Lagarde esclude assolutamente un cambiamento della rotta nel breve termine. Nonostante l’inflazione nell’Eurozona sia attesa al 3,2% nel 2022, Lagarde ribadisce che la Eurotower non agirà in modo aggressivo come sta facendo la Federal Reserve, dal momento che la situazione economica europea è molto diversa rispetto a quella che c’è negli Stati Uniti.
Infatti negli States la ripresa è molto più avanti che non nell’area euro. “Per questo motivo – dice Lagarde – ci sono tutte le ragioni per non agire così rapidamente è aggressivamente come si immagina farà la Fed“.
Lagarde aggiunge che una crescita del costo del denaro in Europa potrebbe avere conseguenze nefaste, perché finirebbe per rallentare la crescita economica. Ossia esattamente l’opposto di ciò di cui ha bisogno l’eurozona.
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L’euro non decolla
Dopo i dati sull’inflazione e le parole della Lagarde, l’euro è passato di mano a $ 1,134, in ribasso dal recente picco di due mesi toccato a quota 1,148. Negli ultimi giorni molti copy trader opzioni binarie hanno puntato sulla valuta unica. Le aspettative per l’imminente inasprimento delle politiche negli Stati Uniti sono riemerse dopo che diversi funzionari della Federal Reserve hanno segnalato di essere disposti ad aumentare i tassi di interesse a marzo per combattere l’inflazione.