La cabina di domani è un mix di passato, presente e futuro. Funziona a monete, come ieri. Ma anche con carta di credito. Servirà per telefonare, come ieri. Ma si potrà usare per navigare su Internet, consultare le mappe turistiche e i servizi della città, ricaricare scooter e biciclette elettriche. Ha una cornetta. Uno schermo multifunzione. Un sistema wi-fi. Quattro colonnine per la ricarica elettrica. Una telecamera di videosorveglianza che registra tutto quel che avviene intorno. E un naso elettronico, che monitora in tempo reale la qualità dell’aria. Eppure non consuma un grammo d’energia. Meglio: produce da sé, grazie a un pannello fotovoltaico, tutto ciò di cui ha bisogno. Emissioni zero.
Il prototipo, realizzato da Telecom Italia con la start up Ubi Connected, oltre a consentire le tradizionali telefonate, è dotato di un touch screen per accedere a informazioni e servizi di pubblica utilità, turismo, mobilità, commercio, tempo libero, social networking e servizi online per gli studenti del Politecnico. Ha un display dove saranno visualizzate news e informazioni. E un’ulteriore funzione, messa a punto da PromoQui: con un click si potrà accedere alle offerte commerciali fino a un raggio di cinque chilometri. Si aprirà una mappa, su cui si potranno scegliere alcune categorie (prodotti alimentari, per la casa, lo sport, elettronica), aprire i volantini, consultare le offerte del momento e visualizzare l’indirizzo del punto vendita che offre la promozione.
E dire che molti pensavano che la cabina fosse un oggetto in via d’estinzione. Qualche anno fa erano mezzo milione. Oggi 130 mila. E l’Authority per le telecomunicazioni ha autorizzato Telecom a sradicarle una a una. Nel 2016 avrebbero dovuto scomparire. Non succederà. Molte rimarranno in funzione. E una buona parte verrà riconvertita in qualcosa di avveniristico.
Fonte: http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/tecnologia/articolo/lstp/448843/
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