[Il punto di svista] Tav – Non esistono eroi

Non esistono Eroi.

Esistono persone arrabbiate perchè vedono la loro terra “stuprata” per l’ennesima volta ed in questo stupro vedono reali, seri e concreti rischi per la loro salute e quella dei loro figli.

Esistono poliziotti che fanno il loro lavoro. Che gli piaccia o no devono presidiare una zona ed impedire che venga occupata. Se gli si dice di sparare lacrimogeni loro sparano lacrimogeni.

Esistono i violenti che tutti noi identifichiamo come i “Black Block”. Queste persone hanno come missione creare caos, disordine e se per raggiungere il loro intento devono usare la violenza loro la usano. Allora vediamo sassi grossi come palloni da calcio scagliati contro le forze dell’ordine, bombe molotov, ordigni di varia natura e di chissà quale provenienza spuntare dai boschi ecc… Qui non ci sono tante parole da dire. Queste persone vanno isolate ed arrestate senza tanti ma o perchè.

Esistono membri delle forze dell’ordine che contro ogni regola di ingaggio puntano lacrimogeni ad altezza d’uomo, perfettamente consci del pericolo che questo gesto comporta. Altri soggetti in divisa che trascinano manifestanti disarmati dietro le reti di protezione per poi massacrarli a calci e sprangate. Anche questi, seppur con la divisa, andrebbero isolati ed arrestati.

Esistono anche gli operai dei cantieri. Nessuno ne parla ma esistono anche loro. Gente che magari era in cassa integrazione da mesi, che aspettava solo il momento di poter ricominciare a lavorare per poter finalmente mettersi alla pari con il mutuo o più semplicemente padri di famiglia che vedono arrivare settembre e devono comprare i libri di scuola ai loro figli.

Nessuno di loro, di noi  è un eroe.

Tutti quanti siamo persone normali con i nostri problemi e le nostre vite.
Tutti noi combattiamo per le  nostre cause con le unghie e con i denti. Ci ritroviamo con bandiere in mano di tanti colori… sempre e solo per difendere il nostro diritto di vivere.

Purtroppo a chi sta “sopra di noi” non interessa.
Il diritto di vivere e lavorare non rientra nelle argomentazioni di ministri, presidenti o politici vari.

Senti solo parlare di “finanziamenti Europei”, soldi…. questo è quello che conta, poi se nei prati della Valle di Susa si combatte la GUERRA DEI POVERI a nessuno interessa.

Ma come al solito, questa è soltanto la mia opinione.