Il presepe vivente è una tradizione natalizia molto sentita dagli abitanti di alcune regioni italiane, come ad esempio l’Umbria e il Lazio, ma anche in Svizzera e nel resto del mondo.
Questa rappresentazione, che ha come scopo quello di ricordare la Natività, insieme alla Cavalcata dei Re Magi (che di solito cade il 6 gennaio) è una delle più amate sia dai bambini sia dagli adulti e può essere proposta anche come attività per le scuole, per i gruppi giovanili o per le parrocchie.
Ma come organizzare un presepe vivente? Alcune città, come Greccio o Petrignano, arrivano a coinvolgere interi quartieri, piazze, borghi e addirittura botteghe, ma se è la prima volta che vi cimentate con l’organizzazione di un presepe vivente, potete anche non strafare e scegliere un posto più piccolo.
Organizzare un presepe vivente: come trovare il posto giusto
Se non fate parte di un’associazione riconosciuta o siete da soli, la scelta migliore sarebbe quella di organizzare il presepe vivente nel piazzale della scuola (più facile da ottenere rispetto allo spazio che si trova davanti al municipio), in una piazza piccola della vostra città o, se è disponibile, un vecchio lavatoio o una fontana.
Se decidete di allestire il presepe in un luogo pubblico che non sia la scuola (in quel caso, a meno che non siate uno dei docenti, dovrete chiedere il permesso alla direzione), dovrete mandare una lettera al municipio per chiedere il consenso del comune per utilizzare lo spazio.
Nella lettera, oltre alla data in cui pensate di organizzare il presepe vivente, dovrete mettere il luogo, il numero dei partecipanti, se utilizzerete o meno la musica e se prevedete l’uso di animali veri e di paglia.
Tenete a mente che, per motivi organizzativi, la lettera con la richiesta di autorizzazione dovrete mandarla almeno trenta giorni prima, questo per evitare di fare tutto in fretta e furia.
Organizzare il presepe vivente: come trovare la paglia e gli animali
Se vivete in una zona in cui sono molte fattorie, potete chiedere ai contadini (meglio ancora se li conoscete di persona) se sarebbero disposti a darvi un po’ di paglia e a prestarvi qualche animale per il presepe vivente.
Per quanto riguarda la paglia, non dovrebbero esserci problemi, mentre per gli animali, a meno che nel gruppo di figuranti non sia presente un guardiano di animali esperto, potete chiedere al contadino se avrebbe il piacere di impersonare uno dei figuranti.
In questo modo, se dovessero esserci problemi con le pecore, il bue o l’asinello, il contadino potrà intervenire per darvi una mano.
Se invece i contadini dovessero rifiutarsi di darvi un po’ di paglia e di prestarvi gli animali, come alternativa potete usare la paglia finta che si trova nei supermercati e costruire il bue, l’asinello e le pecore usando il cartone e i colori a tempera.
Organizzare un presepe vivente: come trovare i figuranti
Se siete dei docenti, trovare dei figuranti tra i bambini e gli altri maestri non dovrebbe essere un’impresa impossibile.
Se invece non lo siete, in alternativa potete chiedere al parroco dell’oratorio se sarebbe disposto a coinvolgere i suoi ragazzi o, se non ce n’è uno in paese, appendere dei manifesti in luoghi strategici come la chiesa o i negozi o fare affidamento sul passaparola.
I costumi per il presepe vivente: come procurarseli
Di solito i figuranti si procurano gli abiti da soli, cucendoli oppure rovistando tra i vestiti vecchi dei nonni, degli zii o dei genitori, ma se non fosse possibile e conoscete un sarto, potete chiedergli se sarebbe disponibile a confezionare gli abiti per il presepe vivente.
Altrimenti potete anche acquistarli su www.amazon.it e su www.ebay.it.
Occhio però: se scegliete questa opzione, dovrete muovervi almeno un mese prima, di modo che gli abiti arrivino per tempo o, se sono piccoli, da avere la possibilità di rimandarli indietro e di chiederne degli altri di taglia più grande.
I dettagli che non devono mancare in un presepe vivente
Quando organizzate un presepe vivente, fate attenzione anche ai dettagli.
Con ciò intendiamo che dovranno essere presenti i doni dei Re Magi, che potranno essere realizzati in cartone, cartapesta o stoffa, un gruppo di zampognari (se non è presente uno in zona, potrete usare in alternativa uno stereo con alcune musiche di Natale, meglio ancora se dotato di amplificatori) e le luci.
Quest’ultime dovranno essere collocate in modo sapiente e moderate: ricordatevi che il presepe vivente non è una rappresentazione teatrale in grande stile e che Gesù Bambino è nato in mezzo a persone molto povere e semplici.
I presepi sono la vostra passione? Se la risposta è sì, venite a trovarci su www.presepeforum.it per leggere altri consigli, cimentarvi con il fai da te e guardare altre notizie e curiosità sul magico mondo dei presepi.