Il Guardian riporta che i prigionieri nei campi di lavoro in Cina, nello Jixi labour camp, sono stati costretti a giocare online con giochi come World of Warcraft in turni di 12 ore per guadagnare crediti virtuali, valute e merci che potrebbero poi essere venduti dalle guardie.
I prigionieri che non hanno rispettato le loro quote sono stati picchiati.
La chiamano la pratica della “AGRICOLTURA D’ORO“, accumulando crediti su crediti e altro valore in vari giochi online che possono poi essere venduti, è molto diffusa in Cina. Il Guardian dice che ci sono fino a 100.000 “agricoltori d’oro” a tempo pieno nel paese, tanto da definirli “la versione digitale delle maquiladoras“.
“I dirigenti delle prigioni hanno fatto più soldi costringendo i detenuti a giocare di quanto non facciano costringendo le persone a fare lavori manuali”, ha detto Liu Dali, ex detenuto al Jixi labour camp. “Ci sono stati 300 prigionieri costretti a giocare online. Abbiamo fatto turni di 12 ore in campo. Li ho sentiti dire che potevano guadagnare 5.000-6.000 rmb [€ 470-570] al giorno. Non abbiamo visto neanche un soldo. I computer non sono mai stati spenti. ”