Ah il bon ton! Quell’arte antica e nobile di piegare il mignolo mentre sorseggi il tè, di sorridere educatamente anche quando vorresti fare il gesto dell’ombrello e di usare tre forchette per una semplice insalata. Eh sì, perché secondo il sacro manuale del bon ton c’è una posata per ogni foglia di lattuga.
A volte però, in nome del bon ton, del galateo o di come vogliamo chiamarlo, restiamo impantanati in situazioni bizzarre, al limite del grottesco. E partendo proprio da una rivisitazione dissacratoria del bon ton i Manleva, band indie emiliana, hanno realizzato un nuovo brano. Il titolo? “Bon ton”, ovviamente!
I Manleva hanno raccontato che “questa canzone nasce, tra il serio e il faceto, un po’ sul divano sgranocchiando pop corn, mentre la radio straparla e passa i nuovi pezzi che si candidano a diventare tormentoni estivi. Un altro po’, in viaggio, tra un live e un altro, a bordo palco, sudaticci ma felici. Soddisfatti di aver suonato e proposto qualcosa di nostro”.
Le mani alzate dei Manleva chiedono avidamente la parola, un po’ in controtendenza con i testi che oggi arrivano spesso alle orecchie conditi da uno slang di strada dal dizionario limitato.
E così, dopo il serio, arriva il faceto. “Bon Ton” è un riassunto canzonatorio delle sfighe, o sciagure per dirla in maniera un po’ più drammatica, di musicisti prestati all’industria. Ma è pure una canzone per certi versi di protesta, parla anche di quelle cose che generalmente in un brano non si possono mettere, altrimenti ci si espone troppo.
Il nome stesso della band rappresenta invece la volontà di esporsi. Manleva, dal francese “mainlevée”: letteralmente “la mano alzata”, perché di cose da dire ne hanno e ne avranno sempre. Ma anche termine legalese, che si trova nei testi scritti in piccolo, quelli che non si leggono. Per sollevare il pubblico dalla responsabilità di condividere o meno ciò che ascolta.
Nel “Bon ton”, cioè nelle buone maniere dei Manleva, c’è un po’ di tutto: il rock, il pop, il sociale, l’antisociale e, perché no, anche un pizzico di sano cazzeggio.
Tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 è prevista l’uscita di un nuovo album di inediti, quindi come si dice in questi casi: stay tuned!
BIO
I Manleva sono un trio indie nato durante la pandemia del 2020, composto da Andrea, Davide e Luca. Con uno stile che fonde pop, rock ed elettronica, accompagnato da testi incisivi, il gruppo ha debuttato con il singolo “Oggi salvo il mondo ma domani lavoro”. Il loro primo album, “Passaggi dentro casa”, è stato arricchito da videoclip autoprodotti sotto il brand Granpa Production.
L’ultimo brano dell’album, “Viaggio da sola” (feat. Erica Sinacori), è stato scritto come risposta emotiva a una notizia di cronaca sulla violenza di genere ed è uscito a gennaio 2022.
Con oltre 60 esibizioni dal vivo in festival e locali di tutta Italia, i Manleva hanno aperto concerti di artisti come Meganoidi, Cristina D’Avena, Tre Allegri Ragazzi Morti e Paolo Benvegnù. Recentemente, la band ha vinto la sesta edizione del “Festival via Emilia – La strada dei cantautori” e ha continuato a portare avanti il suo progetto, con nuovi brani in arrivo tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.
Li potete ascoltare LIVE il 29 Novembre 2024 al Fuori Orario di Taneto di Gattatico per l’apertura del concerto dei Meganoidi.
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