Giulia Mutti, classe ’93, è una musicista e cantautrice toscana.
Grazie al pianoforte inizia a scrivere canzoni e raccontare il mondo a modo suo. Influenzata dall’ascolto dei grandi cantautori italiani e dal pop internazionale, muove poi i primi passi, creandosi un’identità in cui spiccano determinazione e grinta.
Dal 2012 al 2017, parallelamente asseconda la sua spiccata personalità live (aprendo fra gli altri i concerti della PFM e partecipando al premio ‘Musicultura’) e porta avanti il lavoro in studio, affiancata da musicisti e produttori come Fabrizio Barbacci e Steve Lyon, con i quali sperimenta e definisce il suo mondo musicale. Già appartenente al roster BMG come autrice, nel 2017 firma anche un contratto discografico con l’azienda. Dopo la partecipazione a Sanremo Giovani 2018, nel 2019 pubblica un progetto acustico in omaggio al cantautorato femminile. Il 2020 accoglie il suo primo album di inediti, prodotto dal guru del rock italiano Fabrizio Barbacci. Nell’estate dello stesso anno parte il suo #latestafuoritour, che la porta anche ad aprire, fra gli altri, i concerti dei Negrita.
Ad inizio 2022 firma con l’etichetta Matilde Dischi ed esce ora con ‘Notte Fonda’, suo ultimo singolo.
La copertina ritrae il primissimo piano di un occhio in bianco e nero, all’interno del quale si legge il titolo del brano. La nera e profonda pupilla pare non distogliere, da chi la osserva, uno sguardo attento e malinconico.
Tematica del brano sono le vicende del cuore, che viene lanciato oltre l’ostacolo, ripreso, donato e ricomposto. Dallo sconforto nasce l’idea di costruire una casa sulle proprie paure e scardinare le certezze, avendo cura di trovare una spalla su cui piangere. Perché, anche nella disperazione più totale, in noi vince sempre la voglia di rinascere!
‘Sulle tue paure ci pianto
Casa mia
E tu consolami quando
Saranno andati tutti via’
La Mutti, che trova un punto di contatto fra cantautori e pop star, delinea un mondo in cui l’autenticità è tutto.
La voce, particolarmente riconoscibile per un leggero accenno roco che le da una bella caratterizzazione, è capace di passare improvvisamente da toni bassi e caldi ad estensioni vocali inaspettate. Il percorso vocale, che gioca tra il velluto ed il cristallo, porta all’azzardo di un accostamento con la grande Gianna Nannini.
Brano dal sound moderno e di carattere, ammiccante verso un certo pop-rock venato di elettronica, che ingloba pianoforti, chitarre e batterie, senza mai slegarsi dall’importanza di un testo diretto, immediato e non banale. Il pezzo apre da subito grintoso e battente, non lasciando tempo al cuore di oziare. Strofe incalzanti e serrate nella metrica, cedono il passo ad un ritornello dalla melodia più larga, italiana, scanzonata e sofferente allo stesso tempo.
Giulia Mutti, con ‘Notte Fonda’ ci regala un diamante prezioso, seducente e forte come l’amore!
Stefania Castino