l Giappone alla fine del XIX secolo, incominciò ad utilizzare la fotografia seguendo lo stile che aveva conosciuto presso i paesi dell’occidente, infatti diversi professionisti del settore, nell’anno 1870, appresero le tecniche di questo nuovo mezzo di allora, recandosi sia negli Stati Uniti che in Europa, dando vita così nel paese del sol levante a questa pratica che negli anni successivi si diffuse molto velocemente.
Durante lo studio sul periodo il professionista titolare del sito www.tifotografo.it , rilevava come prima di quegli anni, il Giappone conosceva molto bene per sua tradizione, l’arte della rappresentazione visiva, tuttavia era completamente estraneo alla fotografia che già dall’altra parte del mondo veniva utilizzata da anni.
I primi anni in cui si sviluppo la fotografia in questo paese d’oriente, ci fu una completa “infatuazione” da parte delle persone che scoprirono l’attrazione per il mondo occidentale, così da volerne imparare e replicare sia le tecniche fotografiche che lo stile generale.
Tuttavia, man mano che i fotografi acquisivano maggiore esperienza, iniziarono a sviluppare il proprio stile e le proprie tecniche uniche, incorporando l’estetica e i temi tradizionali giapponesi nel loro lavoro quotidiano.
I Fotografi ed il Giornalismo del Dopoguerra
Il fotogiornalismo di tipo documentale fu uno dei settori che si sviluppò prima di altri e dopo l’avvento della seconda guerra mondiale, i professionisti del settore ritrassero tutti gli sforzi che il paese fece per la sua ricostruzione, comprensivi di scenari di ripresa ambientale, contornati dalle persone al lavoro.
Nacque così uno dei fotoreporter piu’ famoso in quel tempo, ovvero Ihei Kimura, considerato il massimo esponente della professionalità di quel periodo, mentre qualche decennio dopo, tra gli anni 60 e 70, ci fu una grande influenza in quest’ambito, dovuta alla controcultura di alcuni movimenti piu’ innovativi dell’epoca, tanto che Eikoh Hosoe e Shomei Tomatsu, incominciarono a valcare il perimetro entro il quale era rimasta questa pratica ricalcando la sua tradizionalità.
Fu proprio questo fotografo che incominciò a sperimentare nuove tematiche, scoperte da tecniche che riecheggiavano il dissesto politico e sociale di quei tempi.
Nacquero così i cosiddetti “ritratti di strada” che i fotografi catturavano durante lo svolgimento della vita quotidiana nelle città di questo paese.
I Tempi Moderni ed i Fotografi del Cambiamento
Negli anni ’80 e ’90, il Giappone, in seguito ad un periodo di rapida crescita economica e di modernizzazione, si é riflesso tantissimo negli scatti che i fotografi del tempo immortalavano di sovente.
Furono i fotografi Nobuyoshi Araki e Daido Moriyama che incominciarono a documentare con le immagini i cambiamenti in corso nel paese che volgeva verso il consumismo e dell’urbanizzazione galoppante, unitamente a professionisti come Masahisa Fukase che affrontarono l’argomento tradizionale della bellezza e rappresentazione nel proprio lavoro.
L’evoluzione dei Fotografi e di questo ambito ai giorni nostri è in continua ascesa, propriamente nell’esplorazione di nuove tematiche, unitamente alle tecnologie raffinate che le accompagnano, soprattutto tramite alcuni professionisti molto affermati come ad esempio Rinko Kawauchi, che ha ottenuto riconoscimenti internazionali per le sue immagini oniriche, oppure Risaku Suzuki, che é stato ampiamente riconosciuto per aver immortalato paesaggi mozzafiato.
In fine si può definire la fotografia giapponese come una ricca e variegata tecnica adatta a riflettere i cambiamenti politico, culturali, sociali nell’ultimo secolo e mezzo, perché fin dai suoi inizi, quando fu una derivazione di importazione occidentale, ha sviluppato il proprio stile e le proprie tecniche uniche nel loro genere, tramite professionisti molto apprezzati che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del paese.
Oggi invece i professionisti di settore, anno incominciato ad orientarsi su tecniche sofisticate ad esempio nel settore delle foto aeree, soprattutto con droni dalla tecnologia evoluta in grado di essere maneggevolissimi dare la possibilità di effettuare scatti panoramici dall’alto che si rivelano mozzafiato.
