Anche questo libro mi è stato commissionato dalla TAV treno alta velocità. Presi in fitto un bellissimo appartamento nel cuore di Firenze, in modo da gestirmi con facilità il lavoro; così avevo l’opportunità di visitare i luoghi da fotografare, nelle diverse ore del giorno, valutando e scegliendo la luce che preferivo.

Firenze – di Augusto De Luca

Avevo anche la possibilità di girare la città quando era deserta, soffermandomi ed esaltando maggiormente le strutture architettoniche senza la presenza umana. Firenze è sempre talmente piena di turisti da rendere quasi impossibile inquadrature prive di umanità. Questo mi dava modo di restituire delle immagini prive di elementi che potessero datarle, per sottolineare la totale autonomia e sospensione temporale del luogo, come se non appartenesse a nessun tempo, simile ad un palcoscenico di un teatro dove si recita ogni giorno la vita di cui si intravede solo il riverbero e dove regna sovrano il silenzio.

Firenze – di Augusto De Luca

Firenze nell’immaginario collettivo é un’isola con un’enorme quantità di tesori, Città e Arte si fondono in una sola “idea”, dando vita al più grande museo del mondo.

Camminare a Firenze, prendere un caffè, mangiare un panino in strada, rappresentano sempre una parentesi, una sosta inconsapevole di uno straordinario viaggio nella storia.

Firenze – di Augusto De Luca

Quando mi é stato chiesto di fotografarla e interpretarla, io ho avuto paura; paura di non riuscire a cogliere lo spirito di questa città-capolavoro.

Passeggiando per le sue vie piene di gente di ogni nazionalità, diventa difficile cogliere certe atmosfere, certe vibrazioni che rimangono sommerse e che sono rintracciabili solo all’alba, quando la città é avvolta del silenzio della sua monumentale bellezza, io ho cercato di restituirne l’immagine più nascosta e forse più vera, attraverso i suoi eterni e incontaminati frammenti d’anima.

Firenze – di Augusto De Luca

“Certe volte basta un selciato sconnesso, respirare un odore ed ecco che la città é li, attorno a te”  

Jean-Paul Sartre.

Firenze frammenti d’anima è un libro fotografico con immagini di Firenze, patrocinato dal presidente della Camera dei deputati e dal Comune di Firenze, pubblicato dalla Gangemi Editore nel 1998.

Le fotografie sono accompagnate da testi di illustri personaggi (Gino Bartali, Alessandro Benvenuti, Chiara Boni, Antonella Boralevi, Athina Cenci, Jury Chechi, Sandro Chia, Margherita Hack, Fiona May, Franco Pacini, Pierluigi Spadolini, Sergio Staino). La prefazione è di Mario Luzi e l’introduzione è di Giorgio Albertazzi.

La scheda della casa editricedescrive le immagini come dei segmenti, tasselli che vanno a comporre una veduta d’insieme frammentaria ma non per questo incompleta, in cui la “parte” può veramente rappresentare il “tutto”. Il “tutto” è una città inconsueta praticamente senza presenze umane, fatta solo di forme e spazi, di luce e di ombre, con richiami alla metafisica. Un luogo magico e sospeso nel tempo

Il libro è stato presentato con la mostra fotografica alla Villa Strozzi di Firenze.

Augusto De Luca

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