Esiste un detto napoletano che recita così: “la lusinga è un sollievo” che sta a significare che i complimenti alleviano l’animo. Questa espressione è spesso rivolta ironicamente a coloro che si mostrano soddisfatti e tronfi per dei complimenti ricevuti, anche se palesemente falsi. E’ da questa pillola di saggezza popolare che prende spunto il testo di “Fake” il nuovo singolo dei Fireground.

Rendersi conto che le lusinghe nutrono l’ego, porta alla necessità di riceverne sempre di più, a costo di seppellirsi sotto una falsa rappresentazione di sé stessi.

In una società in cui la realizzazione di sé passa spesso attraverso il giudizio altrui, è facile cadere nella tentazione di snaturarsi per conformarsi agli standard che la società stessa ritiene desiderabili: quando la ricerca spasmodica della perfezione e del consenso altrui prevale sulla propria identità, restare sé stessi è la vera sfida. Con questo brano la band si pone di fronte ad una questione che è più attuale che mai: quanto siamo disposti a nascondere di noi stessi pur di essere socialmente appetibili? Quante maschere si possono indossare prima di perdersi del tutto?

Nell’era dei social e dell’ostentazione ad ogni costo, tutto ciò che viene richiesto di mostrare in pubblico è artefatto, finto, senza anima. Viene da chiedersi se valga veramente la pena trasformarsi in fantocci pur di compiacere gli altri mostrandosi belli (anche se con filtri), ricchi (anche se con debiti) e sempre positivi (anche se nascondendosi dietro sorrisi finti).

Ovviamente non ci sono risposte giuste o sbagliate. E il brano non intende darcene. Perché il limite lo fissiamo noi stessi e, a volte, lo superiamo senza neanche rendercene conto. E quando succede, nulla può salvarci dal peccato di aver assassinato la parte più genuina di noi e l’unica cosa che rimane è il rimpianto di non essere stati in grado di resistere alla tentazione di perdere la nostra identità per la ricerca frenetica di un like.

I Fireground sono 4 amici di vecchia data che condividono da sempre una passione viscerale per la musica, soprattutto quella rock.

Il nome della band è un tributo all’area dei Campi Flegrei, zona vulcanica a ovest di Napoli da cui provengono.

Dopo una lunga esperienza live fatta di tantissima gavetta nei club e nei locali rock di Napoli e provincia, nel 2018 hanno dato vita alla prima demo autoprodotta contenente 5 brani che ha attirato l’attenzione di Pietro Foresti, noto producer italiano, conosciuto anche a livello internazionale per aver preso parte a centinaia di produzioni, alcune delle quali con membri di Guns ‘n Roses, Korn, Asian Dub Foundation, Unwritten Law e tanti altri. Pietro ha curato la produzione artistica, insieme a Matteo Agosti, anche del primo album ufficiale, registrato a Monza presso lo Studio Frequenze tra febbraio e marzo 2020, e successivamente pubblicato dall’etichetta VREC di David Bonato ad aprile 2021.

Il loro sound è un alternative rock pieno di spunti melodici in cui è possibile ritrovare reminiscenze di Smashing Pumpkins, Nirvana, Pearl Jam, Foo Fighters, Creed, U2, Oasis e Coldplay, che non risulta mai superato ma che, al contrario, suona moderno e al passo con la contemporaneità.

A breve verrà pubblicato il secondo album, registrato alla fine del 2023 sempre presso lo Studio Frequenze di Monza sotto la produzione artistica di Pietro Foresti e Vincenzo Giacalone, e da maggio 2024 sono entrati a far parte del roster di Sorry Mom!, con la quale escono i singoli “Anymore” e “Fake”.

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=sqp6UWFV8WI

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