Il rapporto tra il deficit e il PIL che c'è in Italia non soddisfa affatto l'agenzia di rating Fitch, che decide di punire il nostro paese abbassando il giudizio da BBB+ a un più semplice BBB. E' questa la doccia fredda che arriva in serata, sulla scisa della convinzione che il rapporto deficit/Pil italiano scenderà all’1,7% nel 2018, ovvero una misura inferiore all’obiettivo che il governo aveva fissato all’1,2% nel DEF (Documento di economia e finanza).
L'analisi di Fitch sul nostro Deficit
Secondo gli analisti di Fitch, la riduzione del deficit minore rispetto all’obiettivo ha una ragione ben precisa: il Governo cerca di limitare il risanamento del bilancio in vista delle prossime elezioni. In sostanza chi ci governa non vuole tirare troppo la corda per paura di perdere le elezioni, e quindi non sta facendo il massimo sforzo per rendere più sana la nostrra economia. Accanto a questo atteggiamento, ci sono poi i dati macro che evidenziano una debolissima crescita dell’economia italiana nonché una marcia molto al rilento nel consolidamento dei conti.
Tutto questo mentre la BCE celebra comunque dei dati convincenti circa la ripresa dell'economia, mentre l'euro nel Forex market orbita da diverso tempo attorno quota 1,07 contro il dollaro, secondo la piattaforma eToro (si può scoprire di più sugli etoro copy funds in questo approfondimento).
Secondo Fitch, il colpevole ritardo dell'Italia nel risanare i propri conti pubblici, rende il nostro paese molto più esposto a potenziali shock avversi, a maggior ragione se si tiene conto della debolezza del sistema bancario italiano. Fitch spiega che l’outlook per il settore bancario è negativo, ciò per via sorpattutto dell'enorme mole di crediti deteriorati detenuti in bilancio, ma anche della bassa redditività e generazione di capitale. Volendo fare un esempio, se dovessimo puntare sull'Italia per vincere opzioni binarie 60 secondi Fibonacci oppure no, suggeriremmo di non farlo.
Ricordiamo che durante il mese di gennaio l'Italia aveva subito un declassamento anche da parte dell’agenzia canadese Dbrs, che ci aveva tolto l’ultima A facendoci passare da "A-low" a "BBB high".