Davide Matrisciano – Libidal (La Cellula Records / Maxsound)
“Ogni canzone di questa trilogia punta verso un obiettivo, e sta all’ascoltatore capire di quale obiettivo si tratti” – Davide Matrisciano
INFO TRILOGIA “LIBIDAL”
Cd 1 Canzoni antidolorifiche
Cd 2 Canzoni antidepressive
Cd 3 Canzoni antistaminiche
Questa trilogia – in arrivo dopo un silenzio di cinque anni dall’album “Buona Visione” – è un viaggio introspettivo che abbraccia momenti di vita vissuta dall’artista soprattutto nell’adolescenza e post-adolescenza (Dr. Salamandra, Il trasferimento del ‘91, Libidal, Terrore per adulti, ecc.), ma non solo.
C’è spazio per fatti di cronaca che hanno nel tempo colpito particolarmente la sua sensibilità (I graffi di Silvestro, Siamo tre bambine, Battito con finale a sorpresa), storie completamente inventate su sfondi a volte cruenti (Calicantus, Centro Calzature) e a volte satirici nei confronti della politica e della società odierna (Craxi Mania, Heather Parisi, Manifesti per ottimisti), mere riflessioni sulla natura umana/disumana (Il cannibalismo è positivo, in cui si intende un cannibalismo di tipo intellettuale, atto a migliorare il prossimo con saggezza e giusti insegnamenti; il brano è implicitamente anche un omaggio a Pasolini e in particolare al suo film “Uccellacci e uccellini”).
Il titolo della trilogia (anche titolo di una delle canzoni) è un acronimo che comprende le iniziali dei nomi dell’artista e dei suoi genitori, quindi un palese omaggio alla sua famiglia che rappresenta per lui il nucleo del tutto (nella vita e nell’arte).
Il progetto ha avuto una gestazione di circa 6 anni (a partire dalla composizione dei brani fino ad arrivare alla chiusura totale del prodotto), e inizialmente era stato pensato come una trilogia da far uscire in tre volumi separati; la successiva e definitiva scelta coraggiosa (o irresponsabile) di far uscire i tre album in un sol colpo è poi derivata dalla veemenza dell’autore di avere già il campo libero per successivi progetti. Inoltre, tale progetto ha rappresentato per l’artista la chiusura di un capitolo importante inerente il suo passato, sia permettendogli di utilizzare il meglio di molto materiale musicale e testuale sedimentato nel corso di oltre vent’anni (mischiato a materiale nuovo di zecca) sia dandogli l’opportunità di trattare nei testi tutti i fatti del suo passato remoto per lui essenziali, che l’hanno accompagnato e continuano ad accompagnarlo durante il suo cammino, in ambito familiare ma anche di cronaca.
Le influenze musicali sono volutamente e strettamente anni ‘80, e toccano soprattutto i filoni synth pop e new wave. La scelta dei suoni durante la fase degli arrangiamenti, da parte di Matrisciano, è stata maniacale, pur di avvicinarsi il più possibile al mondo sonoro di quegli anni.
La trilogia è stata mixata e masterizzata da Max Carola, noto ingegnere del suono con all’attivo svariate collaborazioni illustri, come: Zucchero, Franco Battiato, Aerosmith, Roxette, Simple Minds, ecc.).
Le foto di copertina sono state realizzate dalla fotografa Angela Sodano, mentre la parte grafica è stata curata dal grafico e artista visivo Alessandro Palmigiani, che per espressa richiesta di Matrisciano ha utilizzato, per l’interno dei libretti degli album, soltanto foto estratte dagli album di famiglia di quest’ultimo in omaggio alla propria famiglia e alle proprie radici.
Il singolo apripista è “29 luglio”, con la featuring di Johnson Righeira. Il brano è strettamente autobiografico, a partire dal titolo (trattasi infatti del giorno e del mese di nascita dell’artista), in uscita …
Il videoclip del singolo vede alla regia Alfonso Alfieri, noto per le passate collaborazioni con artisti rinomati, quali: Peppino Di Capri, Il Giardino dei semplici, Nello Daniele, Luca Dirisio, ecc.
La trilogia esce il 29 novembre per La Cellula/MaxSound, distribuito in formato fisico in tutti i negozi da Audioglobe. In formato digitale uscirà su tutte le piattaforme e in tre appuntamenti il 6 dicembre, il 13 dicembre e il 20 dicembre.
Nel brano “La Biennale di Venezia” è presente ai synth Vittorio De Scalzi (storico fondatore dei New Trolls venuto a mancare nel 2022), mentre nel brano “La canzone della musicassetta” è presente al basso elettrico Piero Montanari (storico bassista e compositore venuto a mancare nel 2023: Pino Daniele, Flavio Giurato, Claudio Baglioni, Romano Mussolini, Tito Schioa Jr, Renzo Arbore, Luca Barbarossa, Little Tony, ecc.). Si tratta, per entrambi, delle ultime registrazioni in assoluto, e questo rappresenta certamente un ulteriore valore aggiunto all’opera di Matrisciano.
Intervista
Il titolo del disco Libidal mi ha fatto subito pensare, come assonanza, a cafonal di d’agostino
Il titolo del disco Libidal mi ha fatto subito pensare, come assonanza, a “Cafonal” di D’agostino.
Si tratta solo di un’assonanza letterale, perché in realtà “Libidal” è semplicemente l’acronimo formato dalle iniziali del mio nome e di quello dei miei genitori (Lina e Biagio).
La tua ultima uscita risale al 2019… in questi cinque anni hai concepito e messo a punto tutte le collaborazioni dell’album?
La tua ultima uscita risale al 2019: in questi cinque anni hai concepito e messo a punto tutte le collaborazioni dell’album?
In questi anni mi sono dedicato a tutto, ovvero alla composizione dei brani, agli arrangiamenti… e anche ovviamente all’organizzazione di tutte le collaborazioni avvenute, che comprende proposte iniziali ovviamente partite da me, poi scambi di opinioni, ecc.
Come è stata la collaborazione con un’icona come Righeira?
Una figata pazzesca! Lui è un personaggio davvero fantastico, con ancora una carica travolgente. Non poteva essere che lui l’ospite ideale del singolo di lancio, proprio perché l’intero progetto tocca moltissimo gli anni ‘80, di cui lui è una vera e propria icona.
I titoli dei brani sono molto particolari, e nello specifico mi hanno incuriosito parecchio “Ostaggio delle cabine telefoniche”, “Mattatoio mobile”, “Zodiaco Di Sottosviluppo”: mi vuoi dire qualcosa su questi brani che ho citato?
“Ostaggio delle cabine telefoniche” è una delle canzoni strettamente autobiografiche, e parla praticamente del mio lungo tempo speso a dialogare con svariate ragazze durante la mia adolescenza, consumando chili di schede telefoniche in cabine vicine casa mia, e soprattutto in una che era presente nella stazione del mio paese. “Mattatoio mobile” è una canzone che denuncia la guerra – che qui vedo allegoricamente come un mattatoio che avanza imperterrito – in tutte le sue varie sfaccettature. “Zodiaco di sottosviluppo” parla di un covo immaginario di donne di una certa età dedite al sadismo.
L’armamentario strumentale del disco è molto anni ‘80: le tastiere in particolare sono molto legate a quel periodo e alla scena synth pop inglese… sono questi i tuoi punti di riferimento fissi o c’è altro?
Certamente tra i miei punti di riferimento c’è il synth pop inglese, ma c’è anche la new wave, la musica contemporanea, l’ambient, il prog, il rock alternative, ecc.
BIOGRAFIA
Nato a Napoli nel 1985. Dopo aver trascorso i primi anni a Grosseto, si trasferisce a Cimitile (Na) dove cresce e si forma.
All’età di 13 anni inizia ad avvicinarsi alla musica – sia da ascoltatore che da studente -, con già all’attivo la scrittura di diversi testi. A 18 anni realizza la completa stesura della sua prima canzone, spinto soprattutto dalle lezioni di canto e chitarra del M° Rosario Rosito. Fino ai 22 anni fa parte, nelle sole vesti di cantante, di alcune cover band della provincia di Napoli (si ricordano i The moons of the future e Gli angeli neri), ed è durante questi live che inizia a proporre un paio di brani scritti da lui.
Nel 2012 esce il suo primo album “Traffico di pulsazioni” (però completamente strumentale, che tocca il genere ambient con contaminazioni di vario tipo), solo in formato digitale, che raccoglie da subito consensi molto positivi. Inizia anche il sodalizio – che durerà alcuni anni – con la casa cinematografica indipendente tedesca Brandle Pictures, per cui compone una parte delle musiche del film “Hot dreams”. Sempre nello stesso anno, rivisita tre madrigali del ‘500 di Carlo Gesualdo da Venosa, in occasione di uno spettacolo tenutosi all’interno de “I giovedì del terzo piano” (una serie di incontri musicali e non, ideati e promossi da Vincenzo Incenzo).
Nel 2014 inaugura ufficialmente la sua carriera cantautorale con l’album “Il profumo dei fiori secchi”, ricevendo consensi autorevoli come la candidatura alle Targhe Tenco come migliore opera prima. I quindici brani che compongono l’album sono scritti e composti nell’arco di circa 9 anni, e ne fa parte anche il primo scritto in assoluto, intitolato “Ricordi occulti (frammenti di memoria futura distorti)”.
Le prestigiose collaborazioni che lo contraddistinguono sono svariate, tra cui: Andrea Braido (Vasco Rossi, Zucchero), Saro Cosentino (Franco Battiato, Peter Gabriel), Lodo Guenzi (Lo Stato Sociale), Davide Arneodo (Marlene Kuntz), Massimo Ghiacci (Modena City Ramblers), Andrea Palazzo (Daniele Sepe, Tosca), Marco Bachi (Bandabardò), ecc.
Esce anche il film “Omnia” per cui compone parte delle musiche, continuando così la sua collaborazione con la tedesca Brandl Pictures.
Nel 2016 esce “Mummie incoscienti” per l’etichetta Terre Sommerse, proseguendo così il suo percorso da cantautore. Il titolo – suggerito dal collega e amico Saughelli – racchiude un tema predominante pur non trattandosi di concept, ovvero la morte, messo a fuoco sia con dolcezza (“Farfalle incolori”) che con sarcasmo (“Coemeterium Point”); non mancano poi riferimenti strettamente autobiografici in brani come “Divertimenti estivi” e “La genesi dei bicorpi”.
Un ruolo massiccio all’interno di esso ce l’ha Mario Formisano alias 4MX (bassista storico degli Almamegretta), sia nelle vesti di musicista che in quelle di fonico per quello che concerne il mastering; ad affiancarlo ci sono anche, tra i vari: il polistrumentista Michele Signore (Nuova Compagnia di Canto Popolare), il violoncellista Marco Pescosolido (Lucio Dalla, Claudio Baglioni), il batterista Claudio Romano (Antonella Ruggiero, Francesco Renga, Eugenio Bennato).
Nel 2018 esce l’album “Virus in fabula” di Zorama (cantautore e autore anche per Mina), a cui partecipa in tre brani con interventi tastieristici, proseguendo la collaborazione iniziata nel 2014 con una featuring presente nel brano “Le favole dello spavento” (contenuto ne “Il profumo dei fiori secchi”).
Nel 2019 esce il terzo album di inediti “Buona visione” per l’etichetta Seahorse Recordings, ancora più impregnato di autobiografia (“Scale”, dedicato alla nonna, in primis), in cui conferma la ferma volontà di affiancarsi a musicisti di alto livello, e tra i tanti si ricordano Roberto Dell’Era degli Afterhours, Sebastiano De Gennaro (Baustelle, Meg), Egle Sommacal dei Massimo Volume; inoltre, featuring con Paolo Benvegnù, Edda, Garbo e Miro Sassolini.
Nello stesso anno produce e arrangia con Zorama l’album di esordio “Perfetti” di Pikkolomini, alias Alessandro Perfetti – cantante e attore romano (che vanta la partecipazione a sette film di Carlo Verdone) –, ed esce anche il film “Sonata del Corvo – Das Lied der Vögel”, in cui sono inseriti ben tre brani tratti dall’album “Il profumo dei fiori secchi”.
A settembre 2022 esce l’album di Zorama “Conteremo i fiori di un giardino”, di cui firma gli arrangiamenti e la produzione artistica insieme allo stesso Zorama, oltre il testo del brano “Malesseri senzienti” in cui è presente anche come featuring.
Il 9 gennaio 2023 esce “Cantautori e cantautrici del nuovo millennio. Il dizionario” (Iacobellieditore) curato da Michele Neri, in cui è presente una scheda dedicata a Davide Matrisciano.