Parliamo di finanza e di cosmetica. Qualcuno dopo aver letto il titolo si starà chiedendo cosa c’entrino due settori così lontani tra loro. La risposta, ovviamente, non è insita nel settore di attività ma nell’attività di un giovane imprenditore campano. Giovanni D’Antonio è questo imprenditore che, dopo aver maturato le prime esperienze nel mondo della finanza, sta profondendo il suo impegno in quello della cosmetica, anzi, della cosmeceutica, come ama ripetere.
Un portmanteau che fonde le parole cosmetica e farmaceutica a riassumere la composizione dei prodotti e, di conseguenza, la base della mission aziendale in modo breve e sintetico. Una cosmesi a prova di farmacia, con prodotti che non puntano soltanto ad essere pubblicizzati sulle più importanti riviste patinate, ma a risolvere i problemi reali di che le acquista, con il successo che è testimoniato dal tam-tam partito in rete.
Si, in rete, perché quando il prodotto e le idee ci sono non è per forza necessario andare a fare la guerra sui canali tradizionali. I prodotti Miamo sono sulla bocca di tutti perché funzionano, e come fanno notare gli stessi pubblicitari, questa è la migliore possibile tra le pubblicità, la testimonianza autentica di chi ha provato il prodotto e lo ha gradito.
Il futuro di Miamo sembra farsi sempre più roseo.
L’idea di D’Antonio sta realizzandosi molto rapidamente tanto che, in apertura di 2013, l’azienda ha fatto registrare un +420% sul fatturato. Roba forte, roba che testimonia, se non lo aveste ancora capito, che Miamo e D’Antonio fanno sul serio.
Siete tutti avvisati: investire bene è il motto di D’Antonio e la qualità è il “must” sul quale D’Antonio batte da sempre.