Le bollicine dello Champagne vanno sempre più su. I numeri sono ogni anno più impressionanti e ormai non stupiscono. Nel 2017 lo Champagne ha toccato un nuovo record di vendite, raggiungendo un giro d’affari globale di 4,9 miliardi di euro. In quest’epoca di particolare attenzione verso il lusso e la qualità, il miglior vino del mondo sta ampliando sempre più la propria quota di mercato.
Negli ultimi dodici anni le vendite sono aumentate di oltre un miliardo di euro e le esportazioni dalla Francia verso il resto del mondo sono quelle che hanno fatto il balzo più grande, con un +6,6% solo nell’ultimo anno, arrivando alla ragguardevole cifra di 2,8 miliardi di euro, secondo i dati riportati dal Bureau du Champagne.
Grandi numeri raggiunti con uno sforzo piuttosto relativo, se consideriamo che le bottiglie commercializzate sono state 307,3 milioni, a fronte delle circa 450 milioni di bottiglie vendute dall’accoppiata italiana Prosecco e Franciacorta.
Il valore del marchio Champagne
Ciò che fa la differenza è il valore del marchio. Per i vini nostrani, nonostante l’eccellente volume favorito dal boom del Prosecco, il fatturato è stato “solo” di 1,2 miliardi di euro, ovvero un quarto di quello dello Champagne. Per i nostri spumanti la rincorsa passa per un processo che deve comprendere un rallentamento della crescita dei volumi per privilegiare invece un aumento della qualità del prodotto, passando per il valore dell’uva.
Il marketing in questo gioca un ruolo fondamentale, assieme al lavoro dei vignaioli. Lo Champagne infatti ad oggi è considerato alla stregua di un gioiello. Comprandone una bottiglia si fa un investimento, dato che il suo valore è destinato ad aumentare con il passare degli anni.
Senza dimenticare che si tratta di un vino squisito in grado di deliziare anche i palati più scettici.
Champagne passione italiana
L’Italia è uno dei principali mercati di destino dei vini Champagne con oltre 150 milioni di euro destinati all’acquisto delle grandi bollicine. Il nostro paese si piazza al quinto posto, dietro Stati Uniti, Regno Unito, Giappone e Germania nella classifica dei principali acquirenti di questa tipologia, ma con tanta voglia di scalare posizioni.
Solo negli ultimi 2 anni nel nostro paese sono state acquistate 1 milione di bottiglie di Champagne in più rispetto al passato. Il comparto champagne ha fatto segnare la crescita più importante nel corso del 2017 con un +4,9%, e la proiezione è eccellente anche per quest’anno. Gli italiani non si fanno dunque problemi ad aprire il proprio portafogli quando si tratta di vino di qualità. Ed in fin dei conti sul mercato gli Champagne si possono trovare a diverse fasce di prezzo, alcune piuttosto abbordabili.
I prezzi dei migliori Champagne
Il magazine francese Que Choisir ha messo a confronto i vini champagne venduti nei supermercati transalpini scovando piacevoli sorprese a prezzi che variano tra i 20 ed i 30 euro, come lo Champagne Brut Louis Danremont che si è aggiudicato il titolo di migliore etichetta della fascia di prezzo più bassa.
Tra i grandi marchi Louis Roederer è uno di quelli con il miglior rapporto qualità/prezzo ed è il padre del celeberrimo Cristal che online si può acquistare a partire da 180 euro. Bollinger Vieilles Vignes, Perrier Jouët, Charles Heidsieck, Veuve Clicquot-Ponsardin e Moët & Chandon Dom Pérignon sono solo alcuni dei migliori Champagne al mondo, con un prezzo che varia da qualche centinaia a qualche migliaia di euro.
Continuando a salire di livello troviamo lo Champagne Krug Clos d’Ambonnay che oltre ad avere estimatori in tutto il mondo è anche uno dei più costosi mai prodotti, con un prezzo che oscilla dai 2500 ai 3000 euro. Alcune bottiglie particolarmente pregiate non vengono neanche stappate, in quanto considerate oggetti da collezione. È questo il caso dello Champagne extra lusso Goût de Diamants firmato dal designer Alexander Amosu: una bottiglia speciale in oro massiccio e diamanti valutata 1,5 milioni di euro.
Il mercato dello Champagne online
Nonostante si faccia sentire sempre di più la concorrenza delle già menzionate bollicine nostrane, lo Champagne non cede un passo ed anzi si lancia all’assalto di nuovi territori. È così dunque che per espandere le loro quote di mercato i produttori di Champagne si affidano sempre di più all’e-commerce. Il bacino di potenziali consumatori è enorme e ancora largamente inesplorato.
Tra i principali paesi per volumi di vendite di vino online ancora una volta troviamo gli Stati Uniti, con un giro d’affari stimato in circa 1 miliardo di euro. Ma il vero gigante è la Cina, dove già ora il 20% del vino è venduto attraverso piattaforme online ed i margini di crescita sono ancora enormi. In particolare le porte sono spalancate per vini di lusso, pregiati e particolarmente ricercati, come gli Champagne. Diversi studi infatti dimostrano che coloro che acquistano vino online sono generalmente disposti a spendere di più e per prodotti di qualità più elevata. Vanno inoltre alla ricerca di bottiglie introvabili o annate particolarmente eccezionali.
E gli Champagne calzano a pennello in questa descrizione.
Il motore di ricerca vini italiano
L’Italia è ancora un po' indietro in questo settore, ma qualcosa inizia a muoversi e le previsioni ipotizzano il raggiungimento della quota 200 milioni di euro di vendite online entro il 2023, il che rappresenterebbe un enorme passo in avanti. I mezzi per raggiungere questo obiettivo ci sono tutti, a partire dalle numerose enoteche online, passando per applicazioni e motori di ricerca vino.
Questi sono infatti strumenti estremamente utili ed apprezzati dagli utenti, per la loro praticità ed efficacia. In Italia, una piattaforma affermatasi negli ultimi anni è Trovino, che si è sviluppato secondo il modello di WineSearcher, il più completo motore di ricerca per i vini al mondo.
Trovino propone un’interfaccia semplice e snella che permette di mettere a confronto migliaia di vini, produttori ed annate, con la possibilità di metterli in ordine a seconda di prezzo, annata e rilevanza. Strumenti di questo tipo rendono più facile scovare un’eccellente bottiglia di Champagne ad un prezzo accessibile per il consumatore medio e favoriscono l’aumento del volume di vendite globale di quello che viene celebrato come il vino più famoso al mondo.