httpv://www.youtube.com/watch?v=UMLB_v65HGM
“Arrivederci, siete la peggiore Italia!”. Queste le parole sconvolgenti che Renato Brunetta, ministro della Pubblica Amministrazione, ha rivolto stizzito a una giovane precaria che chiedeva di intervenire, durante un convegno per la giornata nazionale dell’innovazione, per porre l’attenzione ai problemi dei 230.000 precari (al 2009) della pubblica amministrazione (senza contare gli oltre 200.000 precari in forza alla scuola pubblica) e sul taglio, previsto dalla manovra correttiva dello scorso anno, di circa il 50% di tale forza lavoro.
Subito sono fioccate le critiche dal segretario nazionale del PD, da quello di Sinistra e Libertà, dell’IdV e soprattutto dalla CGIL e dal Nidil, il sindacato dei lavoratori atipici.
Ma noi che siamo l’unico e solo movimento che vuole cancellare veramente il lavoro precario, perché siamo noi stessi precari e siamo in larga maggioranza formato da precari, siamo convinti,, e lo scriviamo a lettere cubitali, che
BRUNETTA HA RAGIONE! I PRECARI ITALIANI SONO LA PEGGIORE ITALIA MAI ESISTITA!
Ci fu un’Italia, troppi anni fa, che sognava una nazione migliore; dove il lavoro non era sfruttamento e dove il salario non era miseria ma adeguato a permettere una vita dignitosa e la possibilità di un futuro migliore alle nuove generazioni; un’Italia che non accettava i soprusi contrattuali e le angherie padronali. Un’Italia che non si limitò a sognarla questa nazione ma che combatté duramente per ottenerla; con lacrime e sangue e sacrifici e a volte con morti! Gli stessi che noi, senza esserne degni, celebriamo ogni anno nelle ricorrenze e nelle feste dei lavoratori.
Ma quest’Italia è svanita da tempo, insieme ai suoi uomini migliori, sostituita da una generazione inconsistente, impalpabile. Una generazione che ha permesso, senza colpo ferire, che il lavoro diventasse sinonimo di sfruttamento, incertezza e miseria. Un’Italia che non ha futuro e che non fa nulla per averne uno!
Quattro (4) milioni di lavoratori precari, in questa Italia di fango, che non sono capaci di unire la loro volontà per ridarsi un futuro. 4 milioni di individui egoisti, ognuno dei quali guarda al suo minuscolo orticello e non si accorge di essere cascato nella trappola del divide et impera. Sono infatti divisi e dominati (o meglio domati) dai media, dai partiti e dai sindacati (i cui uomini, gli stessi che si sono indignati alle parole di Brunetta, nel 1997 idearono e votarono il precariato) e dai poteri forti che controllano entrambi!
Al 3’e 45” del filmato dell’evento un precario grida: “Siamo noi la ricchezza di questo Paese, siamo noi che lavoriamo tutti i giorni”.
Sappiatelo tutti, non sono più i tempi per gridare o lamentarsi o indignarsi o protestare. Questi sono i tempi per agire oppure per morire sfruttati e in miseria e con noi anche i nostri figli a cui non potremo dare un futuro.
Sono tempi per unirsi tutti insieme. Precari ricercatori, precari giornalisti, precari docenti, precari delle forze armate, precari dell’amministrazione pubblica e precari che lavorano nel privato.
Unirsi con l’unico e solo scopo di cancellare il lavoro precario dall’ordinamento legislativo italiano. Unirsi per formare un movimento politico in modo che si possa portare una rappresentanza di lavoratori precari in Parlamento, cioè nell’unico luogo dove si fanno e si disfano le leggi, per abolire una volta per sempre il lavoro precario!
Dobbiamo smetterla di delegare questo lavoro ai partiti che ci prendono per il culo da oltre 15 anni, riempiendoci di false promesse in modo da utilizzarci come serbatoio di voti (e quanti voti!). Dobbiamo svegliarci e cominciare ad agire in prima persona. Abbiamo i numeri, ci manca solo la volontà.
Per questo vi chiediamo di unirvi a noi, che siamo precari esattamente come voi, e di da far crescere il nostro gruppo in modo che possa finalmente diventare un vero partito politico. Iscrivetevi come attivisti cliccando qui e date forza al nostro, vostro, movimento. Fate in modo che un domani, non lontano, si possa dire con cognizione di causa che Brunetta non ha mai avuto ragione a dire che siamo la peggiore Italia esistita!
Grazie per l’attenzione
Lo staff di
Aboliamo il lavoro precario
www.aboliamolavoroprecario.it