Il futuro delle aziende britanniche è caratterizzato dalle molte preoccupazioni relative alla Brexit, e ai negoziati che dovranno dare concreto contenuto all'uscita dalla Unione Europea. Cosa che chiaramente è influenzata anche dalla situazione riguardante la sterlina.
Il pound ormai è sotto pressione da diversi mesi sui mercati valutari, e complessivamente dal giorno del referendum ha perso motissimo terreno rispetto soprattutto al dollaro, secondo i dati XM (qui trovi forex Xm broker opinioni).
Le preoccupazioni delle aziende GB riguardo la Brexit
Secondo un rapporto reso noto dalle Camere di Commercio britanniche, da un sondaggio effettuato su oltre 400 aziende emerge che si attendono delle risposte pratiche e non politiche circa la Brexit. Occorre cioè un piano complesso e articolato che riguardi l'intero tessuto economico della Gran Bretagna.
Secondo il direttore generale BCC Adam Marshall, "occorre un programma di politica interna ambiziosa per le imprese e l'economia. Le aziende vogliono garanzie che la Brexit non sia l'unica cosa al centro del programma economico del governo per i prossimi anni ".
Dal punto di vista del mercato valutario questo si traduce solo in una cosa: la sterlina britannica è destinata a rimanere in balia delle due influenze dovute alla Brexit e alla decisione di far scattare l'articolo 50 da parte del Governo May. Il cross GBP-USD è rimasto impantanato in una banda di oscillazione abbastanza stretta durante febbraio sulla nostra piattaforma, e potrebbe uscire da questo intervallo se il governo deluderà nel corso del mese prossimo (si veda la guida ai forex broker italiani autorizzati).
Secondo quanto riportano i media britannici, la Premier Theresa May avrebbe fissato per il 15 marzo il giorno in cui comincerà formalmente i negoziati con Bruxelles per la Brexit. L’iter completo dovrebbe completarsi nel giro di un paio di anni, anche se alcuni effetti diventeranno immediatamente chiari, come la fine della libera di circolazione dei cittadini europei nel Regno Unito.
Dal punto di vista economico invece è tutta da giocare la partita relativa al destino delle tante attività finanziarie che attuamente hanno sede a Londra. E' chiaro che molti paesi europei le corteggiano e cercano di spingerle verso la propria direazione. Un altro rischio grosso per la Gran Bretagna.