La BCE non si muove di un millimetro dalla posizione che ormai ha assunto da moltissimi mesi. Anche stavolta l'istituto centrale europeo ha deciso di confermare i tassi al minimo storico, rinviando peraltro ogni possibile ritocco ad un futuro ancora imprecisato. La Eurotower ha confermato anche la propria forward guidance. Il quantitative easing andrà avanti – con ritmo dimezzato di 30 miliardi mensili – almeno fino a settembre e pure oltre, se sarà necessario. Colomba più che mai, la banca centrale Europea.
Del resto il primo obiettivo è quello di arrivare a centrare il target di inflazione del 2%, e questo è impossibile con un euro (ancora) così forte. Draghi ha provato periò a picconarlo ancora. Avanti con il QE fino a che necessario, tassi al minimo storico per molto tempo ancora, stimolo monetario ancora necesssario. La mossa per adesso ha portato i suoi frutti, visto che subito dopo l'appuntamento con la Eurotower, i mercati valutari hanno penalizzato la valuta unica. Basta vedere la classifica piattaforme di trading online migliori e prenderne una qualunque per constatare che l'euro ha perso terreno contro il dollaro, arrivando alle porte di 1,21.
L'euro, l'inflazione e la BCE
Perché fa comodo alla BCE un euro più debole? Perché se si apprezza troppo penalizza le esportazioni e in ultima analisi la performance dell’economia europea, ma impedisce anche che salga l’inflazione (il target della BCE è al 2%). Inoltre potrebbe fungere da calmiere sul prezzo delle materie prime, in primis il petrolio che viene prezzato in dollari. Insomma è un braccio di ferro complicato, che chi adotta una strategia forex spread trading (guida esempi) sta vivendo intensamente sulla propria pelle.
Tuttavia ll'orizzonte c'è un problema notevole per Draghi e la BCE. L'impennata del rendimento del T-bond americano a 10 anni rendre attraente per l’investitore la valuta in cui sono denominati ovvero il dollaro. E se il T-bond rende il 3%, in Europa invece il bund tedesco si ferma addirittura allo 0,6%. Inoltre c'è anche il rally del petrolio che non fa bene all'economia, perché l'oro nero muovendosi in direzione opposta rispetto al dollaro, con la sua forza fa da calmiere al greenback contribuendo a allentarlo.