Dopo aver ricevuto il via libera dalla Banca Centrale Europea, è cominciata a inizio settimana la prima trance del programma di buyback riguardante 230 milioni di titoli azionari Unicredit, per un valore di circa 2,34 miliardi di euro. Un’operazione che è la conseguenza dei conti migliori degli ultimi dieci anni.
Il programma della banca
L’operazione di riacquisto di azioni proprie avverrà in due fasi. Dopo quella che è appena cominciata, ce ne sarà infatti un’altra da un miliardo circa, che dovrebbe svolgersi nella seconda metà di quest’anno, poco dopo il completamento della prima tranche (si prevede che possa concludersi indicativamente entro il mese di giugno).
L’intermediario di questa prima fase sarà BNP Paribas Exane, che adotterà le decisioni in merito agli acquisti in piena indipendenza. Gli acquisiti saranno realizzati sull’Euronext Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana (sul titolo Unicredit è possibile anche negoziare binay options tramite Pocket Option link).
Una volta completata la fase di acquisto di azioni, banca Unicredit procederà all’annullamento delle stesse.
Cosa significa per gli azionisti
Oltre al dividendo, il buyback comporta una distribuzione totale agli azionisti al 2022 di 5,25 miliardi, segnando una crescita di 1,5 miliardi (il 40% in più) rispetto al 2021. Il CET1 ratio di Unicredit, pro-forma per la distribuzione, è pari al 14,9% alla fine dell’anno 2022 e si prevede un ulteriore aumento nel primo trimestre 2023.
Soltanto pochi mesi fa, UniCredit ha concluso un programma di acquisto di azioni ordinarie (“Programma di Buy-Back 2021“), che aveva permesso all’istituto di raggiungere il 4,30% del suo capitale sociale.
Corre il titolo in borsa
L’avvio del programma di buyback ha spinto il titolo di banca Unicredit nella giornata di lunedì e martedì a Piazza Affari. Il prezzo ha guadagnato oltre il 3% salendo quasi a quota 18 euro, ai massimi da 5 anni. Di recente il titolo ha fatto breakout da un Diamond pattern.
Il titolo aveva chiuso la sessione di venerdì scorso con un calo inferiore al mezzo percentuale, complici alcune prese di profitto in seguito a quattro rialzi di fila.
Va detto che la corsa di banca Unicredit potrebbe ricevere ulteriore impulso da mosse future, che potrebbero anche prevedere operazioni di M&A.