Le dinamiche che si stanno creando sui mercati finanziari, stanno penalizzando anche la quotazione dei metalli preziosi. Così come l'oro, anche l'argento ha vissuto una settimana no, con un calo deciso nelle quotazioni. Negli ultimi giorni il future con scadenza dicembre ha perso addirittura il 9,6%. Al Comex la settimana si è chiusa con un valore di 17,38 dollari l'oncia. Il grafico di un broker per trading online come IQoption – opinioni e bonus sono a questo link – dimostra come si tratta del più basso livello da quattro mesi.
Cosa incide sul prezzo dell'argento
Se il valore dell'argento è sceso significativamente nel corso dell'ultima settimana, dipende essenzialmente dalle aspettative circa le prossime mosse della Federal Reserve. Molti analisti e investitori ritengono che l'istituto centrale americano alzerà i tassi di interesse entro il 2016. Tutto ciò manderà in alto i rendimenti dei titoli di Stato, a scapito dei metalli preziosi che hanno lo svantaggio di non pagare interessi.
C'è poi un altro fattore da tener presente. Il rialzo dei tassi porta come ulteriore conseguenza anche la crescita della quotazione del dollaro. Per questo motivo, tutte quelle materie prima denominate in dollari, come appunto l’argento, diventano più care.
La discesa della quotazione dell'argento ha spinto al ribasso anche i titoli del settore. Coeur Mining (CDE) ha perso nell'arco della scorsa settimana il 7,4%. Ma c'è chi è andato molto peggio. Sono Pan American Silver (PAAS, 12%) e Silver Standard Resources (SSRI, 12,9%). Il contraccolpo maggior però lo ha avuto la Silver Wheaton (SLW), che ha perso il 16,5%.
Le prospettive quelai sono? Dipende. Secondo gli analisti, dopo aver infranto in settimana il supporto a $18,50, se la discesa dovesse continuare fin sotto i $17,10 l'oncia, allora si potrebbero aprire forti scenari ribassisti.