Una bugia costa a Facebook una caduta delle quotazioni in Borsa. Il social network ha ammesso di aver sbagliato nel riportare agli inserzionisti il tempo che gli utenti hanno trascorso sui video pubblicitari. Ad ammetterlo è stato lo stesso Mark Zuckerberg: «Abbiamo di recente scoperto un errore nelle modalità di calcolo».
Scivolone di facebook a Wall Street
A causa di questo errore, i titoli Facebook perdono l'1,73%, come abbiamo visto sulla nostra piattaforma eToro webtrader. Peraltro si tratta di un errore non saltuario, ma che esiste da due anni a questa parte. La sovrastima quindi è una cosa datata e che si è ripetuta nel tempo.
La vicenda è stata ricostruita dal Wall Street Journal. Qualche giorno fa Zuckerberg, ammettendo l'errore, aveva aggiunto che "non incide sulla fatturazione". Inoltre il numero uno di Facebook ha specificato anche di "aver comunicato ai partner quanto successo".
Ma qual era il problema? Da quanto ricostruisce il Wsj, nei report venivano presi in esame soltanto i video che ricevevano più di tre secondi di visualizzazione, scartando gli altri. In questo modo veniva innalzata la media complessiva.
Le agenzie pubblicitarie hanno immediatamente protestato, chiedendo un'analisi più approfondita. A Publicis Media, che per conto dei clineti ha comprato pubblicità da 77 miliardi di dollari nel 2015, è stato risposto che l'errore nel calcolo ha sovrastimato il tempo medio tra il 60 e l'80%.
Il rischio concreto è che le compagnie nel corso di questi ultimi due anni abbiano acquistato spazi sulla base di attese di ritorno inverosimili. Va anche tenuto conto che questa metrica è uno degli strumenti più utilizzati dai nostri partner per valutare le loro campagne video.
Finirà qui o ci sarà un pesante strascico?