Piazza Affari si appresta a vivere una settimana estremamente delicata, che si preannuncia davvero di fuoco per tutti gli appassionati di trading. Dagli USA e dal Giappone è infatti pronto una sorta di fuoco incrociato sui mercati finanziari, con le attese decisioni dei due istituti centrali (FED e BoJ) riguardo le prossime mosse di politica monetaria. Fino a quel momento (20-21 settembre) è probabile che i mercati si muovano ondeggiando senza una meta fissa, e senza provocare grossi cambiamenti sostanziali.
Poi però potrebbe cambiare tutto, e coloro che hanno deciso dove trovare segnali di trading gratis, potrebbero riceverne davvero parecchi. Occhio però perché si prospetta una settimana ad altissima volatilità. Una situazione quindi che va valutata con attenzione prima di decidere un proprio impiego di capitale.
In linea di massima, le grandi incertezze sui tassi Usa, ai quali si aggiunge il petrolio di nuovo in flessione e il rischio di volatilità, dovrebbero frenano gli investitori su obiettivi medio-lunghi, privilegiando così il trading di brevissimo periodo.
Alta volatilità in vista sui mercati finanziari
Se guardiamo alla Borsa italiana, possiamo immaginare che dopo una settimana difficile potrebbe esserci qualche rimbalzo tecnico in avvio tra lunedì e martedì. Ma è improbabile che ci sia una vera e propria invesrione di tendenza. Il Ftse Mib ha visto cadere diversi supporti e rischia di tornare sui minimi dell'anno.
Il nostro indice Ftse Mib ha retto pochissimo tempo al di sopra dei 17000 punti. Appena qualche giorno. Poi ha rotto nuovamente il supporto su quel livello, e il trend è scivolato lentamente verso il successivo di 16450. E tuttavia non sembra che ci sia una grossa spinta al recupero. A parzialissima consolazione, si può dire che non è diverso il comportamento di altri indici europei.
Ad ogni modo lo scenario a Piazza Affari è molto peggiorato negli ultimi giorni, ma occorrerà essere molto cauti nei propri movimenti. C'è alle porte un possibile incremento della volatilità, dovuto all'attesa dei due appuntamenti chiave con la Bank of Japan e con la Federal Reserve.