SAUGHELLI
presenta la versione deluxe di FREGI DELL’ANIMA
https://open.spotify.com/intl-it/album/7kX…aRSSf1PfqsYHylQ
L’intervista
1. Come definiresti il tuo genere?
Per quanto concerne l’album “Fregi dell’anima” si tratta di un genere pop-rock elettronico, con
influenze melodiche cantautorali e prog sinfoniche.
2. Il brano che secondo te è il migliore del cd?
Senza dubbio “Aquile nascoste”; sembra che riesca a coinvolgere una larga fascia di età. In termini
di struttura, forse, rappresenta la forma canzone più riuscita, con tre modulazioni, rispettivamente
sviluppate su armonie tonali, diversamente dagli altri brani contenuti nell’album, che invece spesso
modulano a toni lontani. Il testo è profondo, introspettivo e metaforico, come nella frase: “Infondo
siamo tante aquile nascoste dietro al mondo che va, che va…”
3. E quello che con il senno del poi non reputi all’altezza di essere stato pubblicato in questo album?
Non c’è un brano che non reputo all’altezza, piuttosto c’è una commistione di stili che si alternano
seguendo un certo equilibrio e nella loro varietà mutano lo stato d’animo di chi ascolta. Potrei solo
dire che “Spectrum” l’avrei trasportata almeno mezzo tono sotto, per rendere la voce più gradevole
e comoda, essendo una melodia con un ostinato in tensione sui ritornelli.
4. Nella realizzazione dei brani, parti dai testi e poi arriva tutta la parte sonora ed arrangiamenti o
dipende dal brano?
In linea di massima scrivo prima le musiche, poi il testo. Gli unici brani di cui sono stati scritti prima i
testi sono tre: “Atomi e colori”, “Tra il coraggio e la follia” (testo scritto da Zorama) e “Suoni
antigravitazionali”. Gli arrangiamenti invece, sempre dopo, fatta eccezione per “Spectrum”, che
nasce per gioco con un arrangiamento fatto con la voce in auto, simulando la linea di basso in
levare e aggiungendo nel contempo la melodia originaria della strofa; poi tornando a casa
completai tutta la struttura e qualche giorno dopo scrissi anche il testo.
5. In un’epoca di rime nemmeno “baciate” (quelle dei trapper e non solo) l’ascoltatore si trova di
fronte a un disco che ha testi spesso profondi, quasi sempre sorprendenti nella stesura; di tutti
questi testi hai pensato di dare un filo conduttore, un’idea comune alle canzoni?
Si, infatti c’è un’inquietudine di fondo che caratterizza un po’ tutte le canzoni dell’album, unita
all’ironia, allo spirito critico e a un desiderio di rivalsa e unicità. Da un punto di vista musicale
invece, c’è una commistione di stili che si alternano seguendo un certo equilibrio e nella loro
varietà mutano lo stato d’animo di chi ascolta.
IL DISCO
L’album “Fregi dell’anima” (Deluxe edition), in uscita per le etichette La Cellula Records e Maxsound e distribuito da Audioglobe in tutti i negozi fisici e online, è stato rimasterizzato da Max Carola (Aerosmith, Roxette, Simple Minds, Battiato, Zucchero ecc.) e contiene 4 bonus tracks più un inedito che vede la collaborazione, per quanto concerne la parte testuale, del cantautore e musicista Davide Matrisciano (vanta svariate collaborazioni, tra cui: Paolo Benvegnù, Edda, Garbo, Roberto Dell’Era bassista degli Afterhours, Egle Sommacal chitarrista dei Massimo Volume, Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale, Mario Formisano bassista storico degli Almamegretta, ecc.). La prima versione dell’album fu concepita nel 2008 e uscì per l’etichetta Smile Records, contenente 16 tracce – alcune di esse accompagnate da video pubblicati sul canale Youtube -, e l’idea di base era una sorta di greatest hits; non si fecero attendere consensi da parte di alcuni giornalisti che ebbero poi modo di ascoltarlo e recensirlo. Soprattutto, fino ad oggi, l’album si è guadagnato l’attenzione da parte del pubblico appartenente a varie fasce d’età, ed è stato proprio questo a rappresentare la molla per ripubblicarlo. L’inedito “Speranze da crocifiggere” non è la prima occasione di collaborazione con Matrisciano, infatti Saughelli ha partecipato nei suoi album “Il profumo dei fiori secchi” e “Buona visione”, nelle vesti di bassista e vocalist. Le bonus tracks, ancor prima di concepire l’album “Fregi dell’anima”, dovevano far parte di un ep che lanciasse il brano “Spectrum”, pensato come prima hit di carriera di Saughelli; infatti, la “deluxe edition” ripropone le diverse esecuzioni sia per genere che per struttura, lasciando l’intenzione originale dell’arrangiamento, legato a quel momento storico. L’album lascia intendere le diverse influenze musicali del percorso artistico di Saughelli, che passa da brani cantautorali come “Aquile nascoste” e “Il peso di una foglia”, oppure da brani più ballad in stile british come “Open Memories” e un “Un sentiero violato”. Vi sono poi ulteriori sfumature di genere tra il pop e il rock, con ulteriori sprazzi di prog, sinfonica ed elettronica, con i brani “Pop song”, “Spectrum”, “Atomi e colori”, “Suoni antigravitazionali”, “Fregi dell’anima”, “Tutti un po’ santi” ecc. Il brano “Tra il coraggio e la follia” vede la collaborazione testuale nonché la featuring vocale del cantautore Zorama (autore per Mina col brano “Il tuo arredamento”, co-autore con Franco Migliacci del brano “Quanto mi dai” e inoltre all’attivo collaborazioni con il compianto Federico Salvatore e Frank Nemola, quest’ultimo storico collaboratore di Vasco Rossi). L’album vede inoltre la partecipazione del chitarrista Fabio Iannuzzi (docente di chitarra presso il ministero della pubblica istruzione) e del fonico, nonché chitarrista, Davide Iannuzzi, attualmente noto soprattutto come fonico (Edoardo Bennato, Alex Britti, Enzo Gragnaniello, James Senese, ecc.). Non è finita, perché sei ulteriori chicche sono incluse soltanto nella versione digitale (presente su tutte le piattaforme), e si tratta di tre versioni alternative e tre versioni demo di alcuni brani contenuti nell’album.
L’INTERVISTA
Dal punto di vista del concept come definiresti questo album?
Nel testo della prima traccia, che si chiama “Echi”, sono contenute le parole chiavi estrapolate dalle altre canzoni del disco, fatta eccezione per “Speranze da crocifiggere”; in qualche modo potremmo dire che i brani sono incentrati su un unico tema, quasi a voler rimarcare un discorso ininterrotto, unendo le canzoni sia da un punto di vista testuale che musicale. Le parole estrapolate che costituiscono il testo sono: “ACCADE CHE QUALCUNO UN LIEVE GRIDO LASCIA, COME RICORDO TRA ECHI DI PIANTO”.
C’è un filo conduttore nei testi dei brani?
C’è un’inquietudine di fondo che caratterizza un po’ tutte le canzoni dell’album, unita all’ironia, allo spirito critico e a un desiderio di rivalsa e unicità. Da un punto di vista musicale c’è una commistione di stili che si alternano seguendo un certo equilibrio e nella loro varietà mutano lo stato d’animo di chi ascolta.
Le tastiere e le chitarre sono due punti fermi della tua musica e tengono magicamente la tua musica in bilico tra il synth pop anni 80 e una sorta di prog rock che poi si sposa con la tua voce pop; che ne pensi di questa disamina?
Penso che le tastiere e le chitarre siano due punti fermi, ma sorretti inevitabilmente dal completamento ritmico e incalzante del basso elettrico che fa da collante sonoro.
Scrivi prima le musiche o il testo delle tue canzoni?
In linea di massima scrivo prima le musiche, poi il testo. Gli unici brani di cui sono stati scritti prima i testi sono tre: “Atomi e colori”, “Tra il coraggio e la follia” (testo scritto da Zorama) e “Suoni antigravitazionali”.
Hai un episodio divertente che è successo durante la realizzazione del disco?
Non so se sia un episodio divertente, o almeno non per il chitarrista, ma durante le registrazioni cadde della birra sul mixer e devo dire che la prese bene. Ero a buon punto con il lavoro e si pensò di festeggiare in qualche modo.
E momenti di crisi in cui pensavi di non farcela a finirlo?
Ci sono stati momenti di tensione, ma non di crisi, però ho sempre pensato in positivo; era solo questione di tempo, speso bene direi.
BIOGRAFIA
Saughelli, cantautore e docente di musica presso il Ministero della Pubblica Istruzione, ha cominciato a comporre canzoni da adolescente per lui e per suo padre, essendo figlio d’arte. Si è avvicinato allo studio del pianoforte conseguendo anni dopo la licenza complementare quadriennale al Conservatorio di La Spezia; i diplomi accademici di secondo livello (lauree specialistiche) in contrabbasso al Conservatorio di Avellino e in canto lirico al Conservatorio di Alessandria e i crediti formativi accademici (24 CFA) al Conservatorio di Genova. Prima di intraprendere il percorso da solista fonda una band (Noyceback) di stampo prog-rock da cantante-bassista, con brani inediti in inglese; uno fra tutti è il singolo “It’s snowing” che viene ripreso dopo alcuni anni e prodotto nel 2015 insieme al video presente sul canale youtube. Da cantautore partecipa a concorsi canori come: “Castrocaro”, “Festival di San Marino”, “Voci di Roma”, “Cantautori Bitonto Suite”, “Non c’era altro che Arte Festival”, ”Sognando San Remo”, “Italiani nel Mondo Festival”, “Lennon Festival”, alle selezioni di X Factor e a manifestazioni come l’i Tim Tour 2002 di Red Ronnie. Nel 2008, da polistrumentista, compositore, paroliere ed arrangiatore produce un album di 16 tracce dal titolo “Fregi dell’anima” (ex etichetta “Smile Records” ed ex “Edizioni Zurigo”), nel quale è contenuto un brano (“Tra il coraggio e la follia”) scritto testualmente dal cantautore Zorama (autore per Mina col brano “Il tuo arredamento”, co-autore con Franco Migliacci del brano “Quanto mi dai” e inoltre all’attivo collaborazioni con Federico Salvatore e Frank Nemola, quest’ultimo, storico collaboratore di Vasco Rossi), il quale duetta vocalmente con Saughelli, artefice della parte musicale. L’ album è stato riproposto con una nuova masterizzazione curata da Max Carola (Aerosmith, Roxette, Simple Minds, Battiato, Zucchero, ecc.) e una nuova etichetta “la Cellula Records”. Si tratta di una “deluxe edition” con l’aggiunta di 4 bonus tracks + 1 brano inedito (“Speranze da crocifiggere”), col testo scritto dal cantautore e filosofo Davide Matrisciano (vanta svariate collaborazioni, tra cui: Paolo Benvegnù, Edda, Garbo, Roberto Dell’Era bassista degli Afterhours, Egle Sommacal chitarrista dei Massimo Volume, Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale, Mario Formisano bassista storico degli Almamegretta, ecc.). L’album mostra il carattere eclettico di Saughelli, tratta il genere pop-rock, con influenze melodiche, elettroniche, sinfoniche e progressive. L’album è uscito ad ottobre 2024 in formato CD con distribuzione Audioglobe e in digitale su tutte le piattaforme; già dalla sua prima uscita ottenne esiti favorevoli da parte del pubblico e della critica. La versione digitale contiene invece 26 brani, di cui 3 sono versioni antecedenti ad alcuni brani già contenuti nell’album e altri 3 sono versioni più scarne rispetto ad alcuni brani già contenuti nel suddetto album. Alcuni brani estratti sono presenti in versione video sui vari social e canali come youtube. Saughelli ha collaborato in diversi progetti live come bassista, contrabbassista e corista. In studio collabora con artisti come Noyceback, Zorama, Davide Matrisciano e Resurrextion; il suo nome infatti risulta in singoli come: “Forza Juve Alé” (2011 – Smile Records/Maia records) e It’s Snowing (2015 – Terra di Musica); in album come: “Frequento il vento” (2008 – Smile Records), “Involitudine” (2012 – Smile Records), “Virus in fabula” (2018 – Blu Music) e “Conteremo i fiori di un giardino” (2022 – Maxsound/La Cellula Records) di Zorama; “Il profumo dei fiori secchi” (2014 – Prehistorik Sounds ) e “Buona Visione” (2019 – Seahorse Recordings) di Davide Matrisciano; nell’album ”Serie” (2021 – Resurrextion Music) dei Resurrextion, ha scritto il testo e composto la linea melodica sui ritornelli e sul bridge del brano “Stranger Things”, cantandolo in duetto e suonando parte dei synth; il brano è stato ispirato alla nota serie televisiva. Attualmente, oltre a produrre brani per i suoi prossimi album, compone e produce musica strumentale destinata a cortometraggi, trailer e/o film.