A pochi giorni dall'appuntamento con il meeting della Bank of England, arrivano buone notizie sul fronte dell'inflazione per il Regno Unito. Secondo i dati resi noti dall'Ufficio nazionale di statistica (Ons), c'è stato infatti un rialzo sensibile dell'inflazione che ha toccato quota 2,9%. Si tratta di una bella impennata rispetto al valore precedente che era 2,6%. Peraltro il dato è superiore anche alle aspettative degli analisti, che erano massimo al 2,8%. Questi dati fanno pensare ad una possibile stretta sul costo della vita, visto che l'andamento dei prezzi al consumo è superiore alla crescita media dei compensi, che viaggiano ad un tasso annuo del 2,1%.
Cosa implica il rialzo dell'inflazione
A spingere i dati dell'inflazione sono stati il settore dell'abbigliamento e quello dei carburanti. Il primo ha registrato una impennata del 2,4% ad agosto rispetto allo scorso anno. Si tratta dell’aumento più veloce dal 1989. Il suo peso lo ha senza dubbio avuto anche la Brexit, che ha causato un forte deprezzamento della sterlina. Analizzando l'andamento del pound su Plus500 appare evidente il trend calante della valuta britannica (qui c'è una guida su come aprire un conto plus500, anche demo). Questo ha chiaramente reso più costose le importazioni, i costi della preduzione e quindi i prezzi al consumo finali.
Tenuto conto di questo, la Bank of England dovrebbe andarci cauta riguardo alla prospettiva di alzare i tassi di interesse. Questo sosterrebbe senza dubbio il pound e abbasserebbe l'inflazione, ma con la prospettiva incerta dei negoziati sulla Brexit forse l'istituto centrale britannico non se la sentirà di affrettare i tempi. Difficilmente quindi il costo del denaro non verrà conservato al al minimo storico. Ricordiamo che la BoE ha previsto che l’inflazione britannica raggiunga il 3,0% ad ottobre. Nel frattempo – come avevano previsto le figure di inversione – la sterlina ha cambiato rotta nel Forex ed è andata in salita. Il cross Gbp-Usd è cresciuto fin verso 1,328, mentre la coppia valutaria Euro-sterlina è scesa al minimo mensile a quota 0,9003. Ma chiaramente adesso l'attenzione di tutti i trader è focalizzata sull'appuntamento della Bank of England.